martedì 6 maggio 2008

Fatti & Misfatti in un Calcio sempre più strumentalizzato

Carissimi frequentatori di questo mio umile Blog,

una cosa di cui non mi ero nemmeno accorto, durante la partita in questione, "preso" ed emozionato com'ero dalle gesta tecniche dei nostri amati Squali.

Credo che si possa tranquillamente affermare, come purtroppo ci si ritrovi sgomenti nel constatare l'ennesimo episodio del "solito nulla e del solito tutto".

Il tutto ed il nulla incancrenitosi storicamente nell'animo del SudIsta, quel SudIsta, tanto "criticato" dal civile NordIsta.

Perchè definirlo civile, o almeno parzialmente?

Forse perchè possiede una particolare Cultura, QUELLA DEL LAVORO, forse perchè ricerca constantemente l'aggiornamento (per quanto possibile nella crisi Economica Italiana) delle proprie INFRASTRUTTURE, forse perchè dispone (in alcune zone particolarmente e DAVVERO sviluppate) di SERVIZI degni di un Paese che si vuol definire EUROPEO.

Ora, detto questo, nel nostro "mitico" Stato, o "AntiStato", come vogliamo o volete definirlo, di ciò che rimane dell'ex RegnoDelleDueSicilie, cerchiamo di tradurre cosa vuol significare Mafia.

La Mafia sembra assumere caratteri evidenti solo quando si insinua in contesti delittuosi ESTREMI.
Ma in realtà, giornalmente noi respiriamo, viviamo la Mafia, perchè prima di tutto la COLTIVIAMO CON I NOSTRI STESSI RETAGGI CULTURALI.

È chiaro che questo è un episodio VISCIDO, VERGOGNOSO, IMPOPOLARE.

Ma senza dilungarsi oltremodo, quando approdiamo (e tutti sappiamo come) negli Enti Pubblici e ci colleghiamo su Internet dimenticando di fare il nostro dovere,
quando facciamo discorsi finto-seri per darci un "tono impegnato", ripulendoci la coscienza mentre tentiamo maldestramente di convincerci che stiamo lavorando pur sapendo di non farlo affatto,
quando scavalchiamo la fila,
quando giudichiamo il prossimo solo perchè non ha un bell'aspetto e senza mai nemmeno averlo ascoltato,
quando "l'importante è che ci sia il Calcio" e finiamo col turarci tutti gli orifizi,
quando andiamo a votare per "uno scambio",
quando non ci informiamo e quando dimentichiamo con facilità,
quando stiamo zitti per paura di eventuali ritorsioni, invece di richiedere a gran voce che si rispettino i nostri diritti,
quando quando, quando, banalità e non, quando, quando, quando...
...NOI SIAMO I MAFIOSI.

La Mafia non fa altro che DIFENDERE CON I DENTI ciò che la maggior parte di noi, sempre più spesso, vuole senza accorgersene, in questa Società logorata da ritmi pressanti ed economia instabile.

La furbizia, il "mal-mestiere", il finto-lavorare, il riuscire a farla franca, il proprio tornaconto contro e sopra tutto e tutti, il poter parlare di ciò che non si sa col petto gonfio, SBRUFFONERIE, ANTIMERITOCRAZIE, "SQUARCIONAGGINI".

Il trionfo dell'Inutile e della cultura del Dannoso che sfocia nel "CAROGNISMO" che paradossalmente si è addirittura, ahinoi ormai, sviluppato nella pratica giornaliera divenendo ampia normalità, in misura vistosa soprattutto da Roma in Giù e persino sempre più di frequente, negli Enti Governativi della nostra Nazione.

E questo che commentiamo rappresenta solo un vile gesto matematico, un sistematico "2+2 che fa 4".

La Mafia infatti, si lega alla Politica e la Politica allo Pseudo-Giornalismo per "regalarci" tutto questo e sostanzialmente si serve di tali personaggi, inneggiati a quanto pare, ora pure negli "Striscioni", per incrementare il proprio esercito
e di altri, come quelli da cui stiam prendendo le distanze, "residenti nella Curva Rossoblù" per difenderlo "agli occhi dei normali".

E noi ci ritroviamo come coda (o cane che cerca di mordersela), a parlare di questo piccolo gesto, insignificante nel "creato" mafioso, ma significativo per il mondo realmente civile.

Personalmente preferisco spesso evitare di sottolineare parole come GENTE, TIFOSI, SOCIET
À, per non cadere nella facile trappola, del poter affermare con orgoglio che è sempre colpa degli ALTRI e mai MIA.

Perchè se ognuno di noi usasse la parola ALTRI, vorrei ben vedere chi mai saranno i responsabili di una qualsiasi cosa...

Tutti, insomma, in primis chi lo scrive, assumiamoci la proprie responsabilità.

E non meravigliamoci: il Sistema non può cambiarlo chi continua a sfruttarlo.


È
come se una cellula cancerogena si lamentasse della morte del corpo che la ospita.

Non ci rimarrebbe altro da fare quindi che "drogarci per dimenticare", "annebbiando" tutto ciò...?

Magari lo si potesse fare davvero, senza conseguenze personali e sul nostro tanto martoriato Stato, dato che non dovremmo mai dimenticare, soprattutto voi, cari NordIsti, che anche la "semplice droga", leggera o pesante che sia, oltre a distruggere lentamente il nostro organismo, soprattutto significa Mafia, quell'"AntiStato" che tanto criticate ferocemente...