Nel match clou i toscani giganteggiano ed il Crotone perde l’imbattibilità all'"Ezio Scida".
Non basta il cuore dei Pitagorici, pervenuti al pareggio per ben due volte; la grande qualità e l’ottima tenuta difensiva ripagano gli Amaranto con tre punti importantissimi.
CROTONE-AREZZO 2-3
CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Rossi (Cap.), Borghetti, Morleo; Pacciardi, Vicedomini (58’ Aurelio); Triarico (48’ Russo), Galardo, Basso; Paponetti (80’ Espinal).
A disposizione: Senatore, Figliomeni, Scognamiglio, Calil.
Allenatore: Francesco MORIERO
AREZZO (4-2-3-1): Paoletti; Doga, Fanucci, Terra, Bricca (Cap.); Beati, Matute; Croce, Lauria (51’ Djuric), Bondi (76’ Grillo); Martinetti (66’ Baclet).
A disposizione: Marconato, Cavagna, Chianese, Togni.
Allenatore: Marco CARI
Arbitro: Ciro CARBONI di Napoli (Falanga / Santangelo).
Marcatori: 25’ Martinetti (AR), 54’ Basso (KR), 71’ Terra (AR), 78’ Russo (KR) e 93’ Baclet (AR).
Calci d’Angolo: 5 per il Crotone, 1 per l’Arezzo.
Fuorigioco: 6 per il Crotone, 5 per l’Arezzo.
Ammoniti: Galeoto e Borghetti (KR); Paoletti e Croce (AR).
Espulso: Fanucci (AR) per doppia ammonizione.
Allontanato: Cari (AR) per proteste.
Recupero: 0 nel Primo Tempo; +4 nel Secondo Tempo.
Spettatori: 2000 circa.
NOTE: Giornata tiepida e soleggiata; presente una buona rappresentanza di tifosi ospiti.
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Crotone - Domenica 07 Dicembre 2008, Ore 14:30 - Stadio Comunale “Ezio Scida”.
Applausi a scena aperta per l’Arezzo di Marco Cari che si aggiudica l’incontro più significativo della 15° giornata.
Un collettivo confermato, sapientemente migliorato, ottimizzato e pronto a far valere le proprie qualità contro tutti i suoi avversari, in casa ed in trasferta.
I toscani hanno subito un rigore ed un espulsione, ma complice l’errore dal dischetto di Paponetti ed una prova sotto tono di Vicedomini e Borghetti, hanno saputo rovesciare con mestiere il “destino psicologico” del match.
Se si potesse, invece, riassumere le partita del Crotone con un proverbio, potremmo tranquillamente esclamare: “Chi troppo vuole, nulla stringe!”.
I RossoBlù ottenuto il 2-2 e con l’uomo in più, hanno assediato gli Amaranto con grande cuore, ma spesso senza ordine ed equilibrio tattico, finendo col subire al penultimo minuto di gioco la fatale e fulminea ripartenza che ha portato Baclet alla rete della vittoria.
Senza alcun dubbio l’incontro odierno ha comunque sottoscritto tutte le premesse fatte alla vigilia.
Il 4-2-3-1 schierato sia da Moriero che da Cari, ha dato vita ad una sfida spettacolare fin dai primi minuti gioco.
L’Arezzo si è dimostrato un collettivo quadrato, impressionando per qualità e non disdegnando un’ottima tenuta atletica, riuscendo ad imporre la sconfitta casalinga allo Squalo che non soccombeva in casa dal lontano 10 Giugno 2007, quando in Serie B aveva perso 0-1 contro il Vicenza.
Il Crotone dovrà ripartire, riflettendo sui propri errori, ma soprattutto tralasciando il difficile momento attraversato dalla società Pitagorica e pensando fortemente, solo all’avversario di turno e non alle sorti della classifica.
PRIMO TEMPO:
Entrambi gli allenatori lasciano in panchina due dei propri uomini migliori.
Nell’Arezzo non giocherà Chianese, mentre Moriero conferma Vicedomini e farà subentrare Espinal solamente negli ultimi minuti.
Al posto dell’infortunato Petrilli, dentro Triarico e titolare dell’incontro Paponetti e non Russo.
Borghetti affianco a Rossi a causa dell’indisponibilità di Maietta e sugli esterni i soliti Galeoto, Morleo e, sulla linea offensiva, Basso.
Cari tenta lo sfondamento sulle fasce con il devastante Bondi accompagnato da Doga ed il rapidissimo Croce più il tecnico Lauria, dietro ad un ritrovato e pratico Martinetti.
In difesa il coriaceo Terra ed a centrocampo l’instancabile Matute.
La partita si accende già al primo minuto, quando Pacciardi prima e Paponetti poi, fanno fare bella figura a Paoletti.
L’Arezzo non batte ciglio ed entra nel match con triangolazioni rapide e velenose.
Al 7’ minuto Croce ammira il duetto fra Bondi e Martinetti e da posizione defilata spara, incrociando a botta sicura.
Bravissimo è Farelli ad allontanare la minaccia, ripetendosi un minuto dopo, stoppando un bolide di Bondi dalla distanza.
Arriva al 9’ minuto l’episodio che potrebbe far piegare le sorti della partita in favore dei Pitagorici.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rossi viene strattonato e l’arbitro Carboni concede il rigore.
Paponetti si incarica della battuta, ma sbaglia completamente l’esecuzione, lasciando il match in parità.
Il Crotone non demorde, servendosi del dinamismo di Morleo, che all’11’, dopo un coast to coast esemplare, non riesce ad arrivare lucido al cross ed al 12’, dopo l’ennesima azione personale, serve Basso che con un piazzato velenoso manda a lato di pochissimo.
Al 20’ è ancora l’esterno Pitagorico a divorare l’erba ed a sfornare un cross in area che dopo un batti e ribatti pasticcione, termina sulla testa di Paponetti che, incredibilmente, spreca tutto ad un metro dalla porta.
Sembra un monologo RossoBlù, ma le qualità dell’Arezzo si accendono all’improvviso, come legna secca in un caminetto.
Al 25’ Bondi unisce potenza a mira e piazza una palombella invitante per Martinetti.
Il centravanti Aretino è rapido, con cinismo si insinua fra i centrali difensivi RossoBlù ed in volo d’angelo insacca alle spalle di Farelli.
Il Crotone subisce il colpo e non riesce più a creare pericoli alla porta difesa da Paoletti, fatta eccezione al 42’ per un cross pericoloso di Galeoto, terminato di pochissimo sopra la traversa.
Al 45’ minuto senza recupero, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO:
La partita riprende senza cambi, ma al 47’ è Fanucci a mettere in grave difficoltà i suoi compagni.
Sugli sviluppi di un’azione offensiva Amaranto, il difensore già ammonito, fa ostruzione sul portiere Farelli, impedendogli di imbastire il contropiede crotonese.
L’arbitro vede l’episodio ed estrae il secondo giallo, espellendolo.
Moriero non ci pensa due volte, sostituendo Triarico con Russo per rafforzare l'attacco.
Il pareggio è ormai nell'aria e non tarda ad arrivare: al 54’, su un fallo laterale battuto repentinamente, Basso riceve il pallone e si inventa una palombella strepitosa che termina la sua corsa nella rete, lasciando tutti di stucco.
Sembra l’occasione della vita per il Crotone per ribaltare le sorti dell’incontro, ma nonostante l’inferiorità numerica dei toscani…
...i RossoBlù vengono riportati sulla Terra.
È splendido e perentorio sul corner al minuto 71, lo stacco ed il colpo di testa fulmineo del difensore e l’Arezzo va nuovamente in vantaggio.
Moriero da il tutto per tutto inserendo Aurelio, mentre Cari, allontanato dall'arbitro Carboni per proteste, decide invece di difendersi coi denti, inserendo Grillo e facendo rifiatare Martinetti sostituendolo con Baclet.
Al 78’, su un tiro dalla distanza di Galeoto, il pallone termina sui piedi di Pacciardi che lo piazza sul primo palo: è eccellente il riflesso di Paoletti, ma non basta.
È infatti proprio il nuovo entrato Russo ad anticipare tutti ed a mandare il pallone nella porta vuota.
Stavolta l’Arezzo rimane stordito ed il Crotone ri…cavalca le ali dell’entusiasmo assistito dall’inserimento, forse troppo tardivo, di un tonico Espinal.
La squadra Pitagorica si porta in avanti con velocità e decisione, ma è la precisione e la calma a mancare ai RossoBlù.
L’appetito vien mangiando e la voglia di vittoria gioca un brutto scherzo agli uomini di Moriero.
Basso e Morleo devastano la corsia laterale, ma prima Espinal poi Russo non sanno approfittarne e non riescono a capitalizzare.
Proprio sullo sviluppo dell’ennesima folata offensiva, al 93’ l’Arezzo crea la ripartenza che vale i tre punti.
Il pallone viaggia rapidissimo per 50 metri fino ai piedi di Baclet che, senza pensarci due volte, beffa Farelli piazzando nella rete un diagonale preciso.
Non c’è più tempo, il morale è devastato, la forza dei toscani, che non vincevano dal 12 Ottobre (3-0 alla Pistoiese), è servita.
Il Crotone avrebbe meritato il pareggio, ma spesso cuore ed anima senza razionalità e pragmatismo non bastano.
Il pubblico di casa rimarrà deluso dal risultato, ma non dalla prestazione e dallo spettacolo di ben altra categoria offerto da entrambi i contendenti.
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SALA STAMPA:
Il tecnico dei toscani Marco Cari giunge felice, convinto di aver compiuto una vera impresa.
“Dispiace un pò per gli avversari quando si vince all’ultimo secondo di una gara così bella e combattuta, ma pensare di aver conquistato l’intera posta in palio in inferiorità numerica, su un campo così difficile e contro questo Crotone, non può che farmi felice”.
L’Arezzo è sembrata la squadra più forte vista finora allo Scida.
“La soddisfazione più grande a livello tattico è l’aver visto come, nonostante la gran mole di gioco prodotta dagli avversari, la nostra fase difensiva ha retto l’urto ed i miei ragazzi hanno serrato le fila, senza farsi intimorire e non disdegnando di andare in attacco”.
Lei aveva detto in settimana di temere in particolar modo Espinal.
Cosa ne pensa della sua assenza in campo per ben ottanta minuti?
“Devo dire sinceramente che temevo soprattutto gli inserimenti del forte centrocampista domenicano, ma se Moriero ha deciso di non schierarlo dall’inizio avrà avuto i suoi buoni motivi”.
Nonostante l’inferiorità numerica, la sua squadra ha giocato con piglio e determinazione, peccato per il nervosismo che ha portato all’espulsione di Fanucci ed al suo allontanamento…
“Invece vorrei proprio commentare questi due episodi, a dir poco discutibili.
Fanucci era già stato ammonito e non ho visto una scorrettezza tale da dover pensare ad una espulsione, mentre io stavo solo richiamando l’arbitro per effettuare il cambio e forse lui ha capito che mi stessi lamentando eccessivamente.
Anche l’episodio della concessione del rigore è probabilmente opinabile.
Detto questo concordo sull’analisi tecnico-tattica.
I ragazzi hanno stretto i denti dimostrando a tutti che nonostante le difficoltà vogliono dire la loro sul campionato in corso”.
Fino all’ottava giornata la sua squadra sembrava una macchina da guerra dalla marcia inarrestabile, poi qualcosa si è inceppato, come mai?
“Forse abbiamo pensato troppo alla classifica e questo è un errore che non possiamo permetterci.
Ci siamo guardati tutti in faccia e ci siamo detti che d’ora in poi sarà importante giocarcela partita dopo partita senza guardare alle future posizioni occupate e di sicuro, se saremo bravi, i conti torneranno”.
Galeoto e Basso sono davvero amareggiati per aver perso proprio all’ultimo minuto.
“Abbiamo messo tanto impegno e tanto cuore per cercare di dare una soddisfazione ai nostri tifosi, ma qualcosa oggi è andata storta e siamo stati castigati oltre i nostri demeriti”.
Cosa non ha funzionato secondo voi?
“Probabilmente siamo stati un pò troppo ingenui nel voler vincere la partita a tutti i costi, dimenticando degli equilibri di gioco fondamentali ed attaccando in modo troppo spregiudicato.
Sicuramente potevamo gestire meglio il pareggio ed alla fine siamo stati addirittura sconfitti.
Nulla da aggiungere, nel calcio capita, ma ora dobbiamo guardare ai prossimi incontri senza demoralizzarci, a partire già dalla difficile trasferta di Perugia”.
Vi siete resi conto di come, dopo l’1-2, abbiate un pò mollato la presa, cosa che non è mai accaduta in casa finora?
“Ci può stare che per alcuni tratti di gara non ci si esprima ai soliti livelli, ma non è un calo d’impegno, bisogna tener conto anche della forza dell’avversario ed ammettere che oggi l’Arezzo ha offerto davvero una prova di grande qualità”.
Francesco Moriero fa ugualmente i complimenti ai suoi ragazzi.
“La partita era nata con i presupposti giusti ed anzi potevamo passare in vantaggio con il rigore poi non sfruttato.
Alla fine abbiamo perso, ma non posso che ringraziare tutti per la buona prova comunque disputata a cospetto di un avversario davvero fortissimo”.
Mister Cari ci ha confermato di quanto temesse le incursioni di Espinal che però è entrato solo alla fine, che ne pensa?
“Personalmente, ho tentato di mettere in difficoltà i loro giocatori di maggiore qualità, inserendo due incontristi come Pacciardi e Vicedomini supportati dall’estro di Galardo, pensando ad un centrocampo più solido e compatto.
Secondo me le scelte sulla rosa alcune volte danno risultati positivi, altre un pò meno, ma spesso le partite vengono decise da episodi indipendenti da queste.
La rete finale dell’Arezzo è arrivata all’ultimo secondo e può capitare aldilà di chi è andato in campo, difatti Espinal c’era ed eravamo sul 2-2”.
Quanto manca alla fase difensiva del Crotone un giocatore del calibro di Maietta?
“Indubbiamente non posso non affermare che Maietta in questa categoria è un calciatore che può fare la differenza”.
Partite come questa sarebbe meglio pareggiarle che perderle, forse il Crotone ha pagato l’eccessiva voglia di vincere?
“Questo è un gruppo composto da calciatori giovani ed affamati ed in alcune fasi dell’incontro si può pagare la mancanza di esperienza che ti permette di avere più razionalità sul controllo del gioco.
Ma ripeto che se la partita fosse finita sul 2-2, nessuno avrebbe potuto recriminare, capita”.
Piuttosto abbiamo visto come, nei dieci minuti susseguenti al secondo vantaggio dell’Arezzo, i suoi ragazzi abbiano mollato mentalmente, cosa che finora non era accaduta allo Scida.
“È il nervosismo.
Bisogna mettere in conto queste cose, perché le difficoltà economiche che, come tutti sapete, stiamo incontrando e viviamo, possono portare pian piano ad una mancanza di concentrazione e soprattutto di brillantezza che in precedenza avevamo dimostrato di possedere per tutta la durata della partita.
È possibile che dovremo tener conto di quest'aspetto anche in futuro, anche se comunque i ragazzi stanno dando l’anima”.
Il Crotone sta attraversando una fase delicata sotto il profilo dei risultati.
“Io sono convinto che la nostra squadra possa fare bene, ma da oggi in poi dobbiamo dimenticare la classifica e pensare solo a come affrontare i nostri prossimi avversari, in questo caso andare a Perugia, mettendoci alle spalle questa gara contro un Arezzo che si è dimostrato davvero una corazzata con tutte le carte in regola per poter vincere il campionato”.
Andrea De Marco
Non basta il cuore dei Pitagorici, pervenuti al pareggio per ben due volte; la grande qualità e l’ottima tenuta difensiva ripagano gli Amaranto con tre punti importantissimi.
CROTONE-AREZZO 2-3
CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Rossi (Cap.), Borghetti, Morleo; Pacciardi, Vicedomini (58’ Aurelio); Triarico (48’ Russo), Galardo, Basso; Paponetti (80’ Espinal).
A disposizione: Senatore, Figliomeni, Scognamiglio, Calil.
Allenatore: Francesco MORIERO
AREZZO (4-2-3-1): Paoletti; Doga, Fanucci, Terra, Bricca (Cap.); Beati, Matute; Croce, Lauria (51’ Djuric), Bondi (76’ Grillo); Martinetti (66’ Baclet).
A disposizione: Marconato, Cavagna, Chianese, Togni.
Allenatore: Marco CARI
Arbitro: Ciro CARBONI di Napoli (Falanga / Santangelo).
Marcatori: 25’ Martinetti (AR), 54’ Basso (KR), 71’ Terra (AR), 78’ Russo (KR) e 93’ Baclet (AR).
Calci d’Angolo: 5 per il Crotone, 1 per l’Arezzo.
Fuorigioco: 6 per il Crotone, 5 per l’Arezzo.
Ammoniti: Galeoto e Borghetti (KR); Paoletti e Croce (AR).
Espulso: Fanucci (AR) per doppia ammonizione.
Allontanato: Cari (AR) per proteste.
Recupero: 0 nel Primo Tempo; +4 nel Secondo Tempo.
Spettatori: 2000 circa.
NOTE: Giornata tiepida e soleggiata; presente una buona rappresentanza di tifosi ospiti.
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Crotone - Domenica 07 Dicembre 2008, Ore 14:30 - Stadio Comunale “Ezio Scida”.
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Applausi a scena aperta per l’Arezzo di Marco Cari che si aggiudica l’incontro più significativo della 15° giornata.
Un collettivo confermato, sapientemente migliorato, ottimizzato e pronto a far valere le proprie qualità contro tutti i suoi avversari, in casa ed in trasferta.
I toscani hanno subito un rigore ed un espulsione, ma complice l’errore dal dischetto di Paponetti ed una prova sotto tono di Vicedomini e Borghetti, hanno saputo rovesciare con mestiere il “destino psicologico” del match.
Se si potesse, invece, riassumere le partita del Crotone con un proverbio, potremmo tranquillamente esclamare: “Chi troppo vuole, nulla stringe!”.
I RossoBlù ottenuto il 2-2 e con l’uomo in più, hanno assediato gli Amaranto con grande cuore, ma spesso senza ordine ed equilibrio tattico, finendo col subire al penultimo minuto di gioco la fatale e fulminea ripartenza che ha portato Baclet alla rete della vittoria.
Senza alcun dubbio l’incontro odierno ha comunque sottoscritto tutte le premesse fatte alla vigilia.
Il 4-2-3-1 schierato sia da Moriero che da Cari, ha dato vita ad una sfida spettacolare fin dai primi minuti gioco.
L’Arezzo si è dimostrato un collettivo quadrato, impressionando per qualità e non disdegnando un’ottima tenuta atletica, riuscendo ad imporre la sconfitta casalinga allo Squalo che non soccombeva in casa dal lontano 10 Giugno 2007, quando in Serie B aveva perso 0-1 contro il Vicenza.
Il Crotone dovrà ripartire, riflettendo sui propri errori, ma soprattutto tralasciando il difficile momento attraversato dalla società Pitagorica e pensando fortemente, solo all’avversario di turno e non alle sorti della classifica.
PRIMO TEMPO:
Entrambi gli allenatori lasciano in panchina due dei propri uomini migliori.
Nell’Arezzo non giocherà Chianese, mentre Moriero conferma Vicedomini e farà subentrare Espinal solamente negli ultimi minuti.
Al posto dell’infortunato Petrilli, dentro Triarico e titolare dell’incontro Paponetti e non Russo.
Borghetti affianco a Rossi a causa dell’indisponibilità di Maietta e sugli esterni i soliti Galeoto, Morleo e, sulla linea offensiva, Basso.
Cari tenta lo sfondamento sulle fasce con il devastante Bondi accompagnato da Doga ed il rapidissimo Croce più il tecnico Lauria, dietro ad un ritrovato e pratico Martinetti.
In difesa il coriaceo Terra ed a centrocampo l’instancabile Matute.
La partita si accende già al primo minuto, quando Pacciardi prima e Paponetti poi, fanno fare bella figura a Paoletti.
L’Arezzo non batte ciglio ed entra nel match con triangolazioni rapide e velenose.
Al 7’ minuto Croce ammira il duetto fra Bondi e Martinetti e da posizione defilata spara, incrociando a botta sicura.
Bravissimo è Farelli ad allontanare la minaccia, ripetendosi un minuto dopo, stoppando un bolide di Bondi dalla distanza.
Arriva al 9’ minuto l’episodio che potrebbe far piegare le sorti della partita in favore dei Pitagorici.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Rossi viene strattonato e l’arbitro Carboni concede il rigore.
Paponetti si incarica della battuta, ma sbaglia completamente l’esecuzione, lasciando il match in parità.
Il Crotone non demorde, servendosi del dinamismo di Morleo, che all’11’, dopo un coast to coast esemplare, non riesce ad arrivare lucido al cross ed al 12’, dopo l’ennesima azione personale, serve Basso che con un piazzato velenoso manda a lato di pochissimo.
Al 20’ è ancora l’esterno Pitagorico a divorare l’erba ed a sfornare un cross in area che dopo un batti e ribatti pasticcione, termina sulla testa di Paponetti che, incredibilmente, spreca tutto ad un metro dalla porta.
Sembra un monologo RossoBlù, ma le qualità dell’Arezzo si accendono all’improvviso, come legna secca in un caminetto.
Al 25’ Bondi unisce potenza a mira e piazza una palombella invitante per Martinetti.
Il centravanti Aretino è rapido, con cinismo si insinua fra i centrali difensivi RossoBlù ed in volo d’angelo insacca alle spalle di Farelli.
Il Crotone subisce il colpo e non riesce più a creare pericoli alla porta difesa da Paoletti, fatta eccezione al 42’ per un cross pericoloso di Galeoto, terminato di pochissimo sopra la traversa.
Al 45’ minuto senza recupero, l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.
SECONDO TEMPO:
La partita riprende senza cambi, ma al 47’ è Fanucci a mettere in grave difficoltà i suoi compagni.
Sugli sviluppi di un’azione offensiva Amaranto, il difensore già ammonito, fa ostruzione sul portiere Farelli, impedendogli di imbastire il contropiede crotonese.
L’arbitro vede l’episodio ed estrae il secondo giallo, espellendolo.
Moriero non ci pensa due volte, sostituendo Triarico con Russo per rafforzare l'attacco.
Il pareggio è ormai nell'aria e non tarda ad arrivare: al 54’, su un fallo laterale battuto repentinamente, Basso riceve il pallone e si inventa una palombella strepitosa che termina la sua corsa nella rete, lasciando tutti di stucco.
Sembra l’occasione della vita per il Crotone per ribaltare le sorti dell’incontro, ma nonostante l’inferiorità numerica dei toscani…
...i RossoBlù vengono riportati sulla Terra.
È splendido e perentorio sul corner al minuto 71, lo stacco ed il colpo di testa fulmineo del difensore e l’Arezzo va nuovamente in vantaggio.
Moriero da il tutto per tutto inserendo Aurelio, mentre Cari, allontanato dall'arbitro Carboni per proteste, decide invece di difendersi coi denti, inserendo Grillo e facendo rifiatare Martinetti sostituendolo con Baclet.
Al 78’, su un tiro dalla distanza di Galeoto, il pallone termina sui piedi di Pacciardi che lo piazza sul primo palo: è eccellente il riflesso di Paoletti, ma non basta.
È infatti proprio il nuovo entrato Russo ad anticipare tutti ed a mandare il pallone nella porta vuota.
Stavolta l’Arezzo rimane stordito ed il Crotone ri…cavalca le ali dell’entusiasmo assistito dall’inserimento, forse troppo tardivo, di un tonico Espinal.
La squadra Pitagorica si porta in avanti con velocità e decisione, ma è la precisione e la calma a mancare ai RossoBlù.
L’appetito vien mangiando e la voglia di vittoria gioca un brutto scherzo agli uomini di Moriero.
Basso e Morleo devastano la corsia laterale, ma prima Espinal poi Russo non sanno approfittarne e non riescono a capitalizzare.
Proprio sullo sviluppo dell’ennesima folata offensiva, al 93’ l’Arezzo crea la ripartenza che vale i tre punti.
Il pallone viaggia rapidissimo per 50 metri fino ai piedi di Baclet che, senza pensarci due volte, beffa Farelli piazzando nella rete un diagonale preciso.
Non c’è più tempo, il morale è devastato, la forza dei toscani, che non vincevano dal 12 Ottobre (3-0 alla Pistoiese), è servita.
Il Crotone avrebbe meritato il pareggio, ma spesso cuore ed anima senza razionalità e pragmatismo non bastano.
Il pubblico di casa rimarrà deluso dal risultato, ma non dalla prestazione e dallo spettacolo di ben altra categoria offerto da entrambi i contendenti.
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SALA STAMPA:
Il tecnico dei toscani Marco Cari giunge felice, convinto di aver compiuto una vera impresa.
“Dispiace un pò per gli avversari quando si vince all’ultimo secondo di una gara così bella e combattuta, ma pensare di aver conquistato l’intera posta in palio in inferiorità numerica, su un campo così difficile e contro questo Crotone, non può che farmi felice”.
L’Arezzo è sembrata la squadra più forte vista finora allo Scida.
“La soddisfazione più grande a livello tattico è l’aver visto come, nonostante la gran mole di gioco prodotta dagli avversari, la nostra fase difensiva ha retto l’urto ed i miei ragazzi hanno serrato le fila, senza farsi intimorire e non disdegnando di andare in attacco”.
Lei aveva detto in settimana di temere in particolar modo Espinal.
Cosa ne pensa della sua assenza in campo per ben ottanta minuti?
“Devo dire sinceramente che temevo soprattutto gli inserimenti del forte centrocampista domenicano, ma se Moriero ha deciso di non schierarlo dall’inizio avrà avuto i suoi buoni motivi”.
Nonostante l’inferiorità numerica, la sua squadra ha giocato con piglio e determinazione, peccato per il nervosismo che ha portato all’espulsione di Fanucci ed al suo allontanamento…
“Invece vorrei proprio commentare questi due episodi, a dir poco discutibili.
Fanucci era già stato ammonito e non ho visto una scorrettezza tale da dover pensare ad una espulsione, mentre io stavo solo richiamando l’arbitro per effettuare il cambio e forse lui ha capito che mi stessi lamentando eccessivamente.
Anche l’episodio della concessione del rigore è probabilmente opinabile.
Detto questo concordo sull’analisi tecnico-tattica.
I ragazzi hanno stretto i denti dimostrando a tutti che nonostante le difficoltà vogliono dire la loro sul campionato in corso”.
Fino all’ottava giornata la sua squadra sembrava una macchina da guerra dalla marcia inarrestabile, poi qualcosa si è inceppato, come mai?
“Forse abbiamo pensato troppo alla classifica e questo è un errore che non possiamo permetterci.
Ci siamo guardati tutti in faccia e ci siamo detti che d’ora in poi sarà importante giocarcela partita dopo partita senza guardare alle future posizioni occupate e di sicuro, se saremo bravi, i conti torneranno”.
Galeoto e Basso sono davvero amareggiati per aver perso proprio all’ultimo minuto.
“Abbiamo messo tanto impegno e tanto cuore per cercare di dare una soddisfazione ai nostri tifosi, ma qualcosa oggi è andata storta e siamo stati castigati oltre i nostri demeriti”.
Cosa non ha funzionato secondo voi?
“Probabilmente siamo stati un pò troppo ingenui nel voler vincere la partita a tutti i costi, dimenticando degli equilibri di gioco fondamentali ed attaccando in modo troppo spregiudicato.
Sicuramente potevamo gestire meglio il pareggio ed alla fine siamo stati addirittura sconfitti.
Nulla da aggiungere, nel calcio capita, ma ora dobbiamo guardare ai prossimi incontri senza demoralizzarci, a partire già dalla difficile trasferta di Perugia”.
Vi siete resi conto di come, dopo l’1-2, abbiate un pò mollato la presa, cosa che non è mai accaduta in casa finora?
“Ci può stare che per alcuni tratti di gara non ci si esprima ai soliti livelli, ma non è un calo d’impegno, bisogna tener conto anche della forza dell’avversario ed ammettere che oggi l’Arezzo ha offerto davvero una prova di grande qualità”.
Francesco Moriero fa ugualmente i complimenti ai suoi ragazzi.
“La partita era nata con i presupposti giusti ed anzi potevamo passare in vantaggio con il rigore poi non sfruttato.
Alla fine abbiamo perso, ma non posso che ringraziare tutti per la buona prova comunque disputata a cospetto di un avversario davvero fortissimo”.
Mister Cari ci ha confermato di quanto temesse le incursioni di Espinal che però è entrato solo alla fine, che ne pensa?
“Personalmente, ho tentato di mettere in difficoltà i loro giocatori di maggiore qualità, inserendo due incontristi come Pacciardi e Vicedomini supportati dall’estro di Galardo, pensando ad un centrocampo più solido e compatto.
Secondo me le scelte sulla rosa alcune volte danno risultati positivi, altre un pò meno, ma spesso le partite vengono decise da episodi indipendenti da queste.
La rete finale dell’Arezzo è arrivata all’ultimo secondo e può capitare aldilà di chi è andato in campo, difatti Espinal c’era ed eravamo sul 2-2”.
Quanto manca alla fase difensiva del Crotone un giocatore del calibro di Maietta?
“Indubbiamente non posso non affermare che Maietta in questa categoria è un calciatore che può fare la differenza”.
Partite come questa sarebbe meglio pareggiarle che perderle, forse il Crotone ha pagato l’eccessiva voglia di vincere?
“Questo è un gruppo composto da calciatori giovani ed affamati ed in alcune fasi dell’incontro si può pagare la mancanza di esperienza che ti permette di avere più razionalità sul controllo del gioco.
Ma ripeto che se la partita fosse finita sul 2-2, nessuno avrebbe potuto recriminare, capita”.
Piuttosto abbiamo visto come, nei dieci minuti susseguenti al secondo vantaggio dell’Arezzo, i suoi ragazzi abbiano mollato mentalmente, cosa che finora non era accaduta allo Scida.
“È il nervosismo.
Bisogna mettere in conto queste cose, perché le difficoltà economiche che, come tutti sapete, stiamo incontrando e viviamo, possono portare pian piano ad una mancanza di concentrazione e soprattutto di brillantezza che in precedenza avevamo dimostrato di possedere per tutta la durata della partita.
È possibile che dovremo tener conto di quest'aspetto anche in futuro, anche se comunque i ragazzi stanno dando l’anima”.
Il Crotone sta attraversando una fase delicata sotto il profilo dei risultati.
“Io sono convinto che la nostra squadra possa fare bene, ma da oggi in poi dobbiamo dimenticare la classifica e pensare solo a come affrontare i nostri prossimi avversari, in questo caso andare a Perugia, mettendoci alle spalle questa gara contro un Arezzo che si è dimostrato davvero una corazzata con tutte le carte in regola per poter vincere il campionato”.
Andrea De Marco