venerdì 16 gennaio 2009

Crotone, relativismo alla… "Juventina".

Tanti anni di successi, vissuti alla luce delle grandi scoperte e lasciando ad altri l’onere dei “nomi dal conto salato”.
Così la Società Pitagorica si è fatta strada nel calcio che conta, tra un occhio ai bilanci e l’altro alle qualità morali dei suoi calciatori.

Lo avevamo annunciato con decisione proprio qui sul Blog nei giorni scorsi e prima ancora della partita vinta a Lanciano contro il Pescara:
“A Crotone tira aria di ridimensionamento, ma per capire in che termini, bisognerà attendere la fine del calcio mercato”.
La Società Pitagorica ha finora concluso poche trattative, comunque molto significative su base economica.
I tifosi hanno subito un colpo al cuore nell’apprendere le cessioni del capitano Francesco Rossi e del domenicano Marte Edwards Vinicio Espinal.
Reazione freddina invece, dopo l’addio del cariatese Domenico Maietta e del giovane pupillo di mister Moriero, Carlo Vicedomini.
Quattro precisissime, a dir poco chirurgiche rescissioni, una forte stretta di mano ed ognuno al proprio destino calcistico, rinunciando a monetizzare, è vero, ma alleggerendo significativamente la posta del bilancio del costo del personale.

Le attuali cessioni.
Il capitano Rossi, indiscusso mattatore della fase difensiva crotonese, aveva ormai raggiunto i 34 anni e dunque, anche a malincuore, si può comprenderne l’addio analizzandolo in prospettiva, specie se per quest’anno l’obiettivo sarà quello di “sbarcare il lunario” in attesa di un futuro migliore.
Meglio per tutti, calciatore compreso, cedere ora che mai più.
Invece Espinal, a Crotone da Gennaio del 2007, si potrà ormai definirlo come riserva di lusso.
Tra alti e bassi, non ha mai inciso profondamente sull’andamento sportivo della sua squadra.
Quest’anno pur giocando meno di altri, aveva però raggiunto quella continuità condita da una reale concretezza che gli era stata richiesta precedentemente, facendosi trovare sempre pronto alla chiamata di Moriero, dando una lezione di calcio a Foligno (strepitosa doppietta) e segnando all’andata contro Pescara e Ternana.
I tifosi si erano molto affezionati per ovvi motivi ai due calciatori, ma come hanno ben capito in questi anni, nel mondo del calcio l’amore per un giocatore può prescindere da una sua necessaria cessione.
Si può decidere di ammirarli anche con altre maglie, se diviene inevitabile, aldilà dei motivi, il divorzio.
Su Maietta e Vicedomini il discorso è, in verità, decisamente diverso.

Il primo è sempre stato un calciatore particolarmente ambizioso e non ha mai fatto segreto di voler cominciare dalla Serie B, come base di partenza per la sua carriera.
Ha giocato solo otto partite a causa di un infortunio ed ora è approdato al Frosinone.
Vicedomini
invece, non è mai entrato fino in fondo, nel cuore dei tifosi crotonesi.

Troppo acerbo lui, troppo superiori tecnicamente i compagni di reparto.
Checco Moriero aveva puntato molto sul suo pupillo, tentando di schierarlo nell’undici titolare in ogni modo e quando ha potuto.

Poi i valori tecnico/tattici sono usciti prepotentemente allo scoperto, il giovane centrocampista ha fatto fatica ed il divorzio è divenuto una necessaria conseguenza.

Rimanere a galla.
Tra affetti e cinismo il Crotone ha per ora segnato le sue volontà, evidenziandole già nella partita contro il Pescara.
Una cosa sono le cessioni, altra cosa sono i risultati:
“Nessun smantellamento, se un calciatore andrà via, ne arriverà sicuramente un altro”
.

Questo in sintesi il messaggio ribadito dalla Società per bocca del suo Direttore Sportivo: Beppe Ursino.
Se fossimo alle prese con degli sprovveduti o con qualcuno alle prime armi, chiunque, dopo queste cessioni, sarebbe autorizzato a pensar male in un contesto economico tendenzialmente preoccupante.
Invece, nonostante tutto ed anche in quest’ambito, la Società Pitagorica ha mostrato la sua massiccia esperienza gestionale.
A differenza di altri casi, dove la mannaia dei problemi si è abbattuta all’improvviso sul triste capo di tante cittadine dall’illustre passato sportivo, non ha mai fatto segreto delle difficoltà, ha pazientato leggendo i "papelli" inopportuni di qualche giornalista che, si è anche divertito subdolamente, quasi con gusto sadico, a sottolinearle ed a strumentalizzarle per fare prosa personale.
Poi, però, in mezzo a mille parole, quando tutto finisce e si va sul prato verde, questo gruppo magico, si è stretto con passione attorno al suo allenatore ed al suo pubblico, infischiandosene delle nocive influenze mediatiche.

Cosa strana, ma possibile anche in un mondo complicato come quello calcistico, perchè il Crotone storicamente e fin dalle origini della “nuova” Società, ha sempre ricercato nell’atleta, prima del lato meramente tecnico, una importante e decisiva qualità morale.

“Sulle orme della... Zebra”.
Questo rischio negli anni ha pagato.
Ed ha anche pagato cementare con la massima umiltà amicizie e collaborazioni a 360°.
Come decisivo è stato riuscire a capire, prima di tanti altri, le qualità tecniche dei propri “dipendenti”, lasciandosi consigliare, anche casualmente, dai tanti personaggi che hanno gravitato intorno al calcio crotonese.
Finendo col prendere spesso calciatori sconosciuti, con un bagaglio tecnico importante, con una motivazione fortissima, ma dal costo certamente più basso rispetto ai grossi nomi/delusione di questi tanti anni di mercato.
Certamente, si sono anche fatti degli errori, appoggiandosi a vere e proprie meteore e specie quando si è approdati alla Cadetteria, dove i valori tecnici purtroppo si pagano a peso d’oro.
Certamente, non poche sono state le difficoltà nel far giocare calciatori apparentemente meno celebri ed acerbi, agli occhi di un pubblico divenuto via via dal palato sempre più fine.
Eppure una delle stagioni più deludenti dell’era Vrenna, è stata proprio quella in cui si è seguita la scia decisionale e l’impeto manageriale della maggior parte dei club italiani, lasciandosi infervorare dai titoloni sui giornali, aprendo il cuore dei tifosi, e trovando l’apice del proprio mercato massmediatico, nell’acquisto di giocatori pesanti sotto il profilo del bilancio come ad esempio Francesco Zanoncelli, Luca Amoruso ed Edoardo “Ciccio” Artistico che poi però, a conti fatti, non sono riusciti nemmeno lontanamente, a raggiungere un coacervo di talenti arrabbiati ed affamati ed a costituire un gruppo dalla enorme solidità morale e motivazionale, come quello dell’attuale stagione.
Si spiegano storicamente con questi motivi gli arrivi negli anni di gente come Papadopulo, Gasperini, Grieco, Deflorio, Juric, Foggia, Gastaldello, Porchia, Aronica, Sedivec, Cardinale, Cordova, Paro, Giampà, Fialdini, Konkò, Guzman, Vantaggiato, Ambrosi.
Per finire proprio alla scorsa stagione con Abdelkader Ghezzal, attualmente talento e sorvegliato speciale del Siena.
Nomi di calciatori e di allenatori adesso sulla bocca di tutti, ma voluti fortemente, coccolati, cresciuti e rivalutati da questo Crotone, arrivati spesso a basso costo o tramite prestiti, ma soprattutto tra le tante perplessità degli addetti ai lavori.
Mentre altri compravano a prezzi altissimi, spesso sperperando e vantandosi a petto gonfio degli affari conclusi e dei titoli delle testate, il Crotone, invece, sempre a bassa voce puntava ed investiva moralmente su quegli uomini, vincendo le partite, ottenendo promozioni e rivendendo a peso d’oro i suoi campioncini ormai maturati.
Un modello che richiama le operazioni di mercato di una delle più grandi squadre del calcio italiano, la Juventus, di uno di quei personaggi maggiormente discussi negli ultimi anni, quel Luciano “Lucky (o piuttosto abile?)” Moggi, che ha saputo investire i soldi della sua Società, su un numero ristrettissimo di calciatori per poi mettere le mani su atleti dal basso profilo mediatico, ma dal rendimento decisamente importante.
Calciatori poi diventati fenomeni, ceduti quando se ne è avuta la necessità a cifre grossissime, costituendo addii importanti, ma sostituendo sempre il Baggio di turno con i non più che promettenti, divenuti poi prossimi fenomeni come Del Piero e Zidane.
Passando dai gregari Porrini, Pessotto, Iuliano e Birindelli, uniti ai Vialli e Padovano fino al “bravo si... ma non è Ronaldo” Ibrahimovic, un calciatore che ora a detta di tutti può vincere le partite da solo, ma che al momento dell'acquisto era poco più che l'ennesima scommessa.

All’insegna del puro relativismo.
Così come ha operato il Crotone che, finora nel suo piccolo, ha dimostrato che nel calcio la spesa è indifferente e le tante parole, i servizi a sensazione ed i titoloni dei giornali, non difendono, non costruiscono gioco e non mettono la palla in rete.
Nel calcio contano solo le motivazioni ed il lavoro finalizzato ai 90 minuti della partita.
Nel calcio la mano e la “saggezza” dell’allenatore si esaltano eccome.

Sarebbe quindi di importanza fondamentale, ancor di più dopo queste “potenti” cessioni, oltre alla decisiva conferma di Moriero, tenersi stretta la spina dorsale di questa squadra, anche a fronte di sacrifici o di altri divorzi e promettenti nuovi arrivi come quello di Carcuro, Fabiano e Vallone (visto che come ribadito dallo stesso Ursino: “tutti i calciatori del Crotone potrebbero andare o rimanere”).
Quella forza devastante costituita da Morleo, Galeoto, Pacciardi, Galardo, Basso e Petrilli, auspicandone un addio forzato… solo a fronte di una cospicua e giustificante remunerazione.
E se si riuscisse davvero nell’impresa di tenerli tutti, chissà che quest’anno, mentre in tanti pontificano e si impietosiscono per le sorti dei RossoBlù, non si riesca ancora una volta a strabiliare il Calcio Italiano, senza finire in tribunale come altri, anzi tornando ad antica e rinomata... salute… contabile.

Andrea De Marco
http://www.calciopress.net/news/118/ARTICLE/5948/2009-01-16.html

domenica 11 gennaio 2009

Il Delfino affonda ancora sotto i colpi dello Squalo!

Grazie ad una bella rete di Russo, il Crotone piega il Pescara in una delle gare più avvincenti di questo campionato di Prima Divisione!

PESCARA-CROTONE
0-1:

PESCARA (4-3-2-1): Indiveri; Camorani, Siniscalchi, Pomante (Cap.) (37' Giuliano), Vitale; Stella, Ferraresi (82' Testardi), Cardinale; Di Vicino (62' Verratti), Iandoli; Simon.
A disposizione: Prisco, Diliso, Pisciotta, Corsi.
Allenatore: Giuseppe GALDERISI

CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto (Cap.), Scognamiglio, Borghetti, Figliomeni; Espinal, Pacciardi; Basso, Petrilli (62' Aurelio), Triarico (89' Quondamatteo); Russo (71' Paponetti).
A disposizione: Leuzzi, Parisi, Orosz, Calil.
Allenatore: Francesco MORIERO

Arbitro: Davide MASSA di Imperia (Masuccio - Auriemma).

Marcatore: 38' Russo (KR).

Ammoniti: Pomante e Cardinale (PE); Figliomeni, Petrilli e Galeoto (KR).

Recupero: +1 nel Primo Tempo; +3 nel Secondo Tempo.
Calci d’Angolo: 3 per il Crotone, 9 per il Pescara.

Spettatori: 2000 circa.
NOTE: Giornata fredda e cielo grigio a rischio pioggia. Terreno pesante.
Si gioca a Lanciano per impraticabilità tecnica dello stadio abruzzese.
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Lanciano - Domenica 11 Gennaio 2009, Ore 14:30 - Stadio Comunale “Guido Biondi”.

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PRIMO TEMPO:
-5': Gioco veloce e spumeggiante.
Le due squadre appaiono volitive.
-9': Fuorigioco dubbio: Russo insacca di piatto su cross di Basso, ma Massa annulla su segnalazione dell'assistente. (VIDEO 1)
-11': Borghetti rischia di fare un fallo su Stella in piena area di rigore, comunque l'arbitro fischia una punizione in favore del Crotone.
-15': Il Pescara "mantiene il pallino del gioco", ma sono gli Squali a rendersi pericolosissimi in contropiede, grazie alle sfuriate di Basso, Triarico e Galeoto.
-30': Tiro velenoso, a girare di Russo: Indiveri c'è ed interviene in modo strepitoso con uno spettacolare colpo di reni. (VIDEO 2)
-37': Il capitano BiancoAzzurro Pomante si fa male e deve uscire: al suo posto entra l'ex-RossoBlù Giuliano.
-38': Eccellente giocata e perfetto cross di Figliomeni per Russo che, indisturbato, controlla la sfera e batte l'incolpevole Indiveri!! 0-1!!
(VIDEO 3)
-40': Il Pescara cerca il pareggio, ma è il Crotone a sfiorare il raddoppio in contropiede con Petrilli, che si libera del suo marcatore, ma tira senza potenza sul portiere BiancoAzzurro. (VIDEO 4)
-41': Cross pericolosissimo di Iandoli con Farelli che sbaglia l'uscita, ma nessuno ne approfitta.
-43': La partita è ora davvero bellissima!

Splendida triangolazione
Pacciardi-Basso-Russo che davanti ad Indiveri, non riesce clamorosamente a realizzare la sua doppietta personale.
(VIDEO 5)
-45': Un minuto di recupero.
-45'+1: L'arbitro manda tutti negli spogliatoi, senza concedere una punizione dalla trequarti ai pescaresi, che protestano vivacemente.


SECONDO TEMPO:
-46': Gli allenatori non hanno effettuato sostituzioni nè cambi tattici.
-49': Il Pescara cerca il pareggio: quinto calcio d'angolo per i BiancoAzzurri.
-50': Ancora Crotone pericoloso in contropiede, ma Russo non ne approfitta su cross dell'onnipresente, velenoso Petrilli. (VIDEO 6)
-51': Punizione pericolosa per gli Squali con Pacciardi che su colpo di testa, manda a lato.
-56': Tentativo dai 20 metri di Cardinale con Iandoli e Simon che non riescono a conquistare un pallone goffamente respinto da Borghetti.
-57': Aumenta la pressione abruzzese, il Crotone ora soffre.
-61': Punizione pericolosa per il Pescara: Iandoli, incontenibile, si libera di Galeoto che in ritardo non può che atterrarlo scorrettamente e viene ammonito.
-62': A
l posto dello spento Di Vicino, entra in campo il giovanissimo Verratti, già protagonista della partita di andata, giocata allo Scida.
-63': Sugli sviluppi del calcio da fermo, è ancora pericolosissimo dalla distanza Cardinale.
-70': Verratti cerca di sgusciare fra i difensori del Crotone: l'entrata del fenomenale calciatore abruzzese si fa sentire.
-71': La sostituzione di Russo in favore dell'ex-BiancoAzzurro Paponetti, fa infuriare il pubblico casalingo che lo fischia ad ogni pallone toccato.
-80': Ancora incredibile Verratti!
Supera due avversari in bello stile e spara verso la porta, sfiorando il pareggio.
-82': Su una rapida iniziativa di Vitale, Iandoli non riesce ad insaccare di testa il cross del compagno, grazie ad un ottimo intervento di Farelli, che non si lascia sorprendere
(VIDEO 7)
-87': Ancora un calcio d'angolo per il Pescara: ora è assedio.
-90': Sono tre i minuti di recupero.
-90'+2: Saltati tutti gli schemi, ma il fortino RossoBlù continua a reggere, nonostante i ripetuti assalti abruzzesi.
-90'+3: L'arbitro fischia la fine delle ostilità.

Un incredibile Squalo mantiene le promesse del Presidente Salvatore Gualtieri.
Con velocità ed astuzia ha saputo approfittare delle difficoltà societarie del Delfino che,
non è riuscito a pervenire al pareggio, benché abbia disputato un secondo tempo a dir poco arrembante.
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SALA STAMPA:
Mister Moriero è davvero soddisfatto ed orgoglioso dei suoi ragazzi:
"Ottima partita, sulle ripartenze siamo stati davvero bravi e pungenti ed anche nelle difficoltà ci siamo difesi bene, visto che il Pescara non ha mai mollato.
Devo fare i miei più vivi complimenti a Galderisi che, senza pensare a tutte le gravose peripezie societarie, è riuscito a preparare alla grande l'avversario che abbiamo affrontato oggi".

Nonostante la partenza di Rossi, Maietta e Vicedomini, il Crotone ha dimostrato di possedere un grande carattere...
"La nostra forza è il gruppo, i ragazzi si impegnano sempre e mi seguono molto.
Posso dirvi che se sono partiti tre calciatori, ne arriveranno di sicuro altri tre.
In una squadra come la nostra, nessuno è indispensabile, ma tutti sono utili alla causa e questo ritornello i miei ragazzi lo conoscono e lo... "cantano" benissimo sul campo".
Quindi il Crotone, considerati i noti problemi, penserà comunque a rinfonzarsi?
"L'unico mio desiderio, veramente, sarebbe quello di mantenere in squadra questi calciatori.
E sono certo che in pochi vorrebbero lasciare la città e questo gruppo.
Poi è ovvio che, chi verrà, sarà ben accolto".
Ci sta dicendo che il Crotone non mollerà nella lotta al vertice?
"Io credo nel lavoro della mia società che mi ha dato garanzie e mi fido.
Conosco bene i miei ragazzi e so quanto tengano alla maglia RossoBlù.
Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà, per adesso dobbiamo vivere alla giornata senza pensare in alcun modo alla classifica".

Iandoli arriva triste in sala stampa:

Il Pescara "ha fatto la gara", ma forse è mancata la giusta cattiveria sotto porta...
"Devo dire che noi abbiamo preparato bene il match in settimana, ma nel primo tempo siamo partiti davvero male e nonostante una buona ripresa, non siamo riusciti ad attaccare gli spazi come voleva il Mister.
Purtroppo eravamo troppo lunghi sul campo e le loro ripartenze ci hanno fatto a dir poco soffrire".
Cosa ci puoi dire della difficile situazione societaria?
"Che in questi mesi si è parlato troppo.
Ora vogliamo solo aspettare l'asta e vedere cosa accadrà.

L'importante è comunque sudare per la maglia BiancoAzzurra perchè questi tifosi non ci hanno mai fatto mancare nulla, anche oggi ci hanno applaudito ed in sostanza meritano davvero un grande Pescara".
Ci saranno partenze secondo te e se avverrà, tu che farai?
"Io credo che i miei compagni desiderino restare, mentre personalmente dovrò parlare con il Mister e non per le note vicissitudini, ma perchè ho bisogno di giocare ed ho trovato poco spazio anche grazie alla bravura di
Zeytùlaev.
Una cosa è certa e la ripeto: a questa città ci teniamo tutti".

Anche Giuliano la pensa come il compagno:
"Credo che oggi siamo incappati in una giornata negativa e permettetemi di fare i complimenti alla mia ex-squadra che davvero non ha rubato nulla.
Spero che supereremo questo momento con raziocinio e calma e non ho dubbi che sarà così, anche grazie al sostegno morale del nostro fantastico pubblico".
Può essere che la crisi stia cominciando a plagiare le vostre motivazioni?
"No, non credo proprio, visto che per assurdo, proprio ora, avremmo dovuto caricarci maggiormente, dato che a breve la situazione dovrebbe sbloccarsi.
Anzi nonostante tutte le note difficoltà affrontate, nel girone di andata abbiamo fatto grandi cose, per cui si è trattato certamente di un caso indipendente dagli eventi e si può tranquillamente parlare di una gara andata storta contro un ottimo avversario: può succedere insomma".

Secondo te il parco-calciatori del Pescara rimarrà invariato?

"Non credo che qualcuno partirà, anche se io posso parlare solo per me.
Per quanto mi riguarda, vorrei rimanere qui nel modo più assoluto, a meno che qualcuno non decidesse di mandarmi via prima!"

Arriva anche Mister Galderisi:
Prestazione figlia delle assenze e del momento difficile?
"Purtroppo ci sono alcune cose che non si possono inventare.
Negli scorsi quindici giorni, aldilà dei soliti problemi societari, ci siamo allenati su un campo sintetico e la palla viaggiava a velocità nettamente diversa rispetto ad oggi.
Noi facevamo fatica proprio a cavalcare i giusti tempi di gioco che sono saltati tutti anche per la differenza sostanziale fra i due terreni.
E così il Crotone ha saputo carpire e sfruttare queste nostre difficoltà".
Zeytùlaev tornerà a Pescara per giocare o per salutare tutti?
"C'è una cosa fondamentale su cui voglio essere chiarissimo: fino al 20 di Gennaio, e cioè, fin quando la situazione non sarà definitivamente delineata e chiarita, io non libererò nessun calciatore, perchè ho l'obbligo morale di difendere a tutti i costi i colori abruzzesi.
Per cui nessuno potrà fare scherzi, sono tutti avvisati".
Oggi in casa avete persi tre punti importanti per motivare un'agognata, nuova presidenza: siete pronti al riscatto immendiato contro il Foggia?
"Veramente sono costretto a dirvi che noi, per noti motivi, giochiamo sempre fuori casa!
Comunque non si può rimproverà nulla ai ragazzi che si allenano sempre con grande grinta e volontà e sono sicuro che sarà così anche per la prossima partita, indipendentemente dallo stadio in cui giocheremo o dall'avversario che affronteremo".
Come ha visto il Crotone?
"Non mi ha stupito, ha fatto quello che doveva fare con le sue rapide ripartenze.
Purtroppo nella fase offensiva, non abbiamo accompagnato correttamente le azioni di Simon ed anche Di Vicino non è riuscito a piazzare i colpi ed a trovare con continuità la brillantezza che gli riconosciamo".

Tutti concordi, insomma, nel ritenere che il Crotone abbia meritato pienamente una vittoria che, addirittura, avrebbe potuto essere più netta.
Un dettaglio importante, va però rimarcato, atteso il delicatissimo momento attraversato da entrambe le Società calcistiche che si sono affrontate quest'oggi.

I calciatori delle due squadre, hanno davvero onorato i loro colori sociali, dando vita ad una partita mozzafiato, vivace ed accattivante, segno che proprio nei momenti di difficoltà, spunta l'orgoglio dei veri uomini e che non in tutte le occasioni, chi gioca a calcio, si dimostra così viziato, capriccioso ed "attaccato al soldo", come in molti con pregiudizio credono.

Si ringrazia, fra gli altri, l'ottimo contributo fornito da Radio Studio 97 e dal bravo collega Vincenzo Saporito.

Andrea De Marco