A Crotone si sta vivendo una situazione davvero bizzarra.
La squadra è a tre punti dalla seconda in classifica, ma ha una partita in meno.
La seconda, il Gallipoli, si è vista rimontare a Sorrento al 93°.
Probabilmente li sono abituati a fare le cose per bene, distruggendo illusioni e morale dell'avversario di turno.
Più sensato pensare che il calcio è il regno dell'assurdo e che non basta giocare bene o dominare, basta un calcio d'angolo, un tabellino che cambia e sei messo in croce da tutti.
A Crotone l'aria che si respira è strana, non è pulita e pura come una volta.
Dopo un periodo di grossi successi, la fase di delusione ha stregato tutti.
Sia la società che i tifosi.
La prima si è chiusa in un lungo, troppo pesante silenzio, non è più pronta a gioire, quelle gioie che sono spontanee, si è trasformata, involvendosi in uno snobismo da superiorità, che è dovuto a mille ragioni, ma che non fa bene ad alcuno.
Quindi il tifoso risponde picche con la presenze allo stadio e vive in un limbo che è più vicino all’Inferno del processo alle intenzioni che al Paradiso delle speranze del successo.
Chi scrive poi è diventato intenditore di palato fine.
Non sa più riconoscere cosa rappresenta la serie C1 per una città come Crotone.
Siamo stati in Serie B?
Abbiamo visto Jeda e Nedved, il gioco di Gasperini?
Bene si paragona e si restringe sempre il campo a costoro.
Dimenticando che una categoria inferiore è INFERIORE.
Quindi più acerbi sono i giocatori, più scarsi gli avversari, le partite sono più brutte e meno divertenti.
Ed in questo andazzo c’è anche il Crotone.
Il Crotone però è stato in Serie B e non si può permettere di pareggiare a Sorrento, DEVE vincere con la Juve Stabia a Castellammare e soprattutto battere il Perugia in casa dopo un lungo periodo di sosta.
Però il cammino altalenante degli altri diviene lecito, anzi ovvio.
Così Lucchese-Ancona 1-1, è un risultato giusto perché il campionato (degli altri) è di Serie C1, mediocre e non equilibrato.
Tira brutta aria a Crotone.
Anzi è il vento che forse è cambiato.
E porta con sé non solo la forza, ma persino la verosimiglianza coi cugini.
Che da quando pretendono senza senso, in nome di un Passato che come tutte le cose della vita, anche nel calcio, ha avuto solo la funzione di svolgere QUEL Presente e non IL Futuro, non vincono più niente.
Perché per l’amore delle loro ragioni DISFATTISTE finiscono persino col voler vedere perdere per poter dire: “Visto? Avevo ragione io, quello e quello sono scarsi e quell'altro non ci capisce nulla di pallone”.
Per poi comprendere che i protagonisti da loro additati avrebbero fatto i fenomeni altrove..
mercoledì 16 gennaio 2008
lunedì 14 gennaio 2008
Dubbi & Certezze
DUBBI:
-Difficile diventa per Indiani chiarire il dilemma in fase difensiva.
Tre ottimi centrali con peculiarità totalmente differenti e due soli posti.
Se l'allenatore inserirà Ogbonna e il ragazzo di colore sbaglierà, la colpa sarà del mister che doveva inserire Fiasconi e viceversa.
Meglio convincersi che la scelta giusta sarà quella presa dall'allenatore.
-Galardo in crisi?
Mai visto Antonio così.
Purtroppo deve adattarsi.
Ghezzal e Basso, si sono dimostrate ali purissime (Ghezzal ha finora realizzato ben NOVE reti e sfido chiunque a dire che non si trovi a suo agio con questo tipo di modulo), Pacciardi e Pederzoli sono intoccabili, difficile ipotizzare con questi uomini la presenza di due esterni di centrocampo.
Per cui l'unico modo per far giocare Antonio è questo.
E Galardo ha dimostarto nelle prime gare di saperci fare bene.
Deve solo continuare a crederci.
-Borghetti e Bonomi.
Altalenanti, non riescono a fare la differenza.
In un modulo classico sarebbe meglio o peggio?!
-Dalrio e Russo.
Inutile nasconderlo, il Crotone HA BISOGNO di uno che la metta dentro.
Hanno deluso, bisogna che tutti ne prendano atto.
Un attaccante non può segnare solo di testa e deve anche saper trascinare i suoi compagni qualche volta.
CERTEZZE:
-Il Perugia è forte.
Non sono di certo questi due, i punti che mancano al Crotone..
-Basso, Ghezzal & company.
Il Crotone ha ali di qualità e una vale l'altra.
Avendo puntato su queste, è davvero difficile pensare di cambiare in corso d'opera e trasformarle in esterni di centrocampo..
-Serve il miglior Galardo.
A patto che il primo a crederci sia lui.
-Non si può trascurare il mercato...
...O meglio lo si può fare eccome, ma poi non lamentiamoci.
Serve un giocatore che segni, un terzino che faccia la differenza.
Calciatori e non gente che si debba sempre rilanciare o avanti negli anni.
Non sono di certo questi due, i punti che mancano al Crotone..
-Basso, Ghezzal & company.
Il Crotone ha ali di qualità e una vale l'altra.
Avendo puntato su queste, è davvero difficile pensare di cambiare in corso d'opera e trasformarle in esterni di centrocampo..
-Serve il miglior Galardo.
A patto che il primo a crederci sia lui.
-Non si può trascurare il mercato...
...O meglio lo si può fare eccome, ma poi non lamentiamoci.
Serve un giocatore che segni, un terzino che faccia la differenza.
Calciatori e non gente che si debba sempre rilanciare o avanti negli anni.
Dalla Sala Stampa
I protagonisti appaiono pacati e coscienti che il pareggio riassuma la caratura delle due compagini.
Indiani:
Bisogna tenere presente che non giocavamo contro la Sangiovannese e non siamo il Real Madrid.
Il risultato appare equo, ma a mio avviso, il Perugia a parte il gol ha fatto poco, noi qualcosina in più l'abbiamo fatta, fermo restando che non siamo apparsi brillanti come al solito.
Pederzoli:
Il Crotone rispecchia la classifica che ha.
Se si vuole pretendere di essere alla pari della Salernitana e anche di qualche altra, bisogna che la Società si adoperi, ma entrambe sappiamo di star facendo le cose come ci siamo prefissi, per cui non condivido le critiche.
Ghezzal:
Sono rammaricato perchè potevamo vincere, ma non capisco le critiche.
Secondo me abbiamo fatto una buona partita, rapportata all'avversario che avevamo davanti.
Cuccureddu:
Bello stare qui, voglio bene all'ambiente, la cosa è reciproca.
Non mi sono mai sentito in discussione ed in fondo il risultato è giusto, il Crotone poteva essere più arrembante, ma ha capito che noi non ci stavamo a perdere.
Ho fatto entrare Califano più in avanti perchè un giocatore come lui deve misurare le energie e farle eplodere nel momento che ritengo più opportuno.
Se c'è poca gente allo stadio, è perchè forse la squadra e la categoria non sono all'altezza delle aspettative dei tifosi.
Io li conosco i tifosi del Crotone e so che c'è un solo modo per farli tornare allo stadio...
Indiani:
Bisogna tenere presente che non giocavamo contro la Sangiovannese e non siamo il Real Madrid.
Il risultato appare equo, ma a mio avviso, il Perugia a parte il gol ha fatto poco, noi qualcosina in più l'abbiamo fatta, fermo restando che non siamo apparsi brillanti come al solito.
Pederzoli:
Il Crotone rispecchia la classifica che ha.
Se si vuole pretendere di essere alla pari della Salernitana e anche di qualche altra, bisogna che la Società si adoperi, ma entrambe sappiamo di star facendo le cose come ci siamo prefissi, per cui non condivido le critiche.
Ghezzal:
Sono rammaricato perchè potevamo vincere, ma non capisco le critiche.
Secondo me abbiamo fatto una buona partita, rapportata all'avversario che avevamo davanti.
Cuccureddu:
Bello stare qui, voglio bene all'ambiente, la cosa è reciproca.
Non mi sono mai sentito in discussione ed in fondo il risultato è giusto, il Crotone poteva essere più arrembante, ma ha capito che noi non ci stavamo a perdere.
Ho fatto entrare Califano più in avanti perchè un giocatore come lui deve misurare le energie e farle eplodere nel momento che ritengo più opportuno.
Se c'è poca gente allo stadio, è perchè forse la squadra e la categoria non sono all'altezza delle aspettative dei tifosi.
Io li conosco i tifosi del Crotone e so che c'è un solo modo per farli tornare allo stadio...
Crotone-Perugia 1-1
Una partita delicata per Cuccureddu, difficile per Indiani.
Tabellino
CROTONE: Concetti, Borghetti, Rossi, Fiasconi, Bonomi, Pacciardi, Pederzoli, Galardo (77` Espinal), Ghezzal, Dal Rio (81` Russo), Basso (61` Petrilli).
All. Paolo Indiani
PERUGIA: Puggioni, De Martis, Angeli, Accursi, Rizzo (59` D`Andrea), Del Nevo, Morfù, Amore, Catinali, Sorrentino (77` La Vista), Sy (52` Califano)
All. Antonello Cuccureddu
ARBITRO: Massimo Mannella di Avezzano (Vaccaro, Tremolara)
RETI: rig. 44` Ghezzal (C), 62` Califano (P)
RECUPERO: 7 minuti (2` pt + 5` st)
AMMONITI: Pacciardi (C), Catinali, Sorrentino (P)
ESPULSI: nessuno
SPETTATORI: 2186 (994 paganti + 1192 abbonati)
Il Crotone riapre le danze nel 2008, incontrando uno degli avversari più ostici del girone.
Non ci sono soltanto blasone ed allenatore a rendere temibile il Perugia, ma una squadra costruita per competere ai pieni alti della classifica, con giocatori abili in fase di costruzione della manovra e dotati di un tasso tecnico che può fare sfracelli.
Cuccureddu finora ha dovuto però fare i conti con la variabile motivazione, che spesso trasforma giocatori come Amore e Califano in autentiche brutte controfigure di se stessi.
La formazione schierata allo Scida, non è però priva di sorprese:
Fuori il funambolico Califano, fuori La Vista dal centrocampo, dentro il giovane acerbo Sy.
Di contro Indiani ripropone il suo solito collaudato assetto tattico, con Fiasconi al posto di Ogbonna.
Tabellino
CROTONE: Concetti, Borghetti, Rossi, Fiasconi, Bonomi, Pacciardi, Pederzoli, Galardo (77` Espinal), Ghezzal, Dal Rio (81` Russo), Basso (61` Petrilli).
All. Paolo Indiani
PERUGIA: Puggioni, De Martis, Angeli, Accursi, Rizzo (59` D`Andrea), Del Nevo, Morfù, Amore, Catinali, Sorrentino (77` La Vista), Sy (52` Califano)
All. Antonello Cuccureddu
ARBITRO: Massimo Mannella di Avezzano (Vaccaro, Tremolara)
RETI: rig. 44` Ghezzal (C), 62` Califano (P)
RECUPERO: 7 minuti (2` pt + 5` st)
AMMONITI: Pacciardi (C), Catinali, Sorrentino (P)
ESPULSI: nessuno
SPETTATORI: 2186 (994 paganti + 1192 abbonati)
Il Crotone riapre le danze nel 2008, incontrando uno degli avversari più ostici del girone.
Non ci sono soltanto blasone ed allenatore a rendere temibile il Perugia, ma una squadra costruita per competere ai pieni alti della classifica, con giocatori abili in fase di costruzione della manovra e dotati di un tasso tecnico che può fare sfracelli.
Cuccureddu finora ha dovuto però fare i conti con la variabile motivazione, che spesso trasforma giocatori come Amore e Califano in autentiche brutte controfigure di se stessi.
La formazione schierata allo Scida, non è però priva di sorprese:
Fuori il funambolico Califano, fuori La Vista dal centrocampo, dentro il giovane acerbo Sy.
Di contro Indiani ripropone il suo solito collaudato assetto tattico, con Fiasconi al posto di Ogbonna.
La partita tradisce le attese dei tifosi, ma non le ansie degli allenatori. Il Perugia prove le prime iniziative offensive, ma capisce che dovrà fare presto i conti con le "sortite selvagge" di Ghezzal e con la completezza tecnico/tattica di Basso, così placa immediatamente l'arrembante partenza.
Il gioco di entrambe le compagini perciò si perde nel timore di buscarle e la fase di studio diviene lunga e noiosa, col solo Basso che cerca di inventarsi qualcosa, sbattendo continuamente contro la linea difensiva dei Grifoni. Casualmente il Crotone passerà in vantaggio, grazie ad un rigore trasformato da Ghezzal, e dopo un paio di minuti di fuoco, il primo tempo si chiude in vantaggio per 1-0.
Cuccureddu capisce che bisogna alzare il tasso tecnico della sua squadra decidendo (un pò tardivamente) l'inserimento del castigatore Califano al posto di Sy.
Il Perugia cambia di brutto, Amore ha più spazio, Borghetti e Bonomi vanno in tilt, alla prevedibilità dei tentativi di Sorrentino si affianca la mobilità del piccoletto e sono guai.
Sua sarà la firma un pò causale del pareggio (un batti e ribatti su Concetti con la sfera che termina sul cinico attaccante che non può sbagliare), ma certamente la mossa Califano sarà decisiva ai fini del pareggio della formazione umbra.
Dopo averlo concretizzato, la partita ricomincerà dalla tensione ed a parte qualche iniziativa del bravissimo Petrilli, l'arbitro fischierà tre volte, sancendo la fine dell'incontro.
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