domenica 16 marzo 2008

Crotone-Sambenedettese 3-0

Il Crotone affonda anche la Sambenedettese e mette i brividi alla Salernitana.

Tabellino

CROTONE: Concetti, Borghetti, Rossi, Ogbonna, Bonomi, Pacciardi (78` Prevete), Pederzoli (54` Briglia), Galardo, Bischèri (67` Basso), Ghezzal, Dalrio.
A disposizione: Nicastro, Figliomeni, Espinal, Coda.
Allenatore: Paolo Indiani

SAMBENEDETTESE: Visi, Tinazzi, Bonfanti, Camisa, Santoni (68` Loseto), Cia, Palladini, Ferrini, Giorgino (72` Caselli), Curiale, Soddimo (54` Morini).
A disposizione: Bordoni, Servi, Carboni, Vitiello.
Allenatore: Enrico Piccioni

ARBITRO: Gianluca Vuoto dalla Sezione di Livorno (Granara, Palatta)

RETI: 51` Ghezzal su Rigore, 56` Bischèri, 81` Dalrio (C)

RECUPERO: 5 Minuti (2` PT + 3` ST)

AMMONITI: Borghetti, Ghezzal, Pacciardi (C); Bonfanti, Ferrini, Santoni, Soddimo (S)
ESPULSI: Nessuno.

SPETTATORI: 2.000 circa.

Quanti complimenti dovremmo fare ai nostri calciatori?
Quanti applausi meriterebbero Indiani e la Società?
La risposta appare scontata, dando un'occhiata all'ennesimo impetuoso "over" dell'Ezio Scida, che porta lo Squalo di casa Crotone "all'azzanno" del Cavalluccio Marino di Salerno, ma il clima durante la partita è quasi da depressione ed il dopo-gara è a dir poco sconcertante.

I Rossoblù avvertono per la prima volta la misteriosa difficoltà psicologica che, spesso, patiscono in trasferta, ma questa volta dinanzi al pubblico di casa che in maniera sciagurata ha abbozzato persino qualche fischio.

Poveri ragazzi, nella loro testa speranzosi fin da subito di cancellare l'opaca prestazione di San Giovanni Valdarno, ci provano, ma le gambe non funzionano, le idee rimangono acerbe nella mente.

Dalrio fatica a far allungare la squadra, le intenzioni si tramutano in lentezza, per una ventina di minuti è quasi un'agonia.
La Sambenedettese dal canto suo, fa un occhiolino al pareggio e comincia persino a sperare nell'impresa di vincere la gara, procurandosi un paio di occasioni nei pressi di Concetti.

Pian piano però, con un'ambizione corale, con un colpo di pinna, lo Squalo si libera di una timidezza che poco gli appartiene e decide di fare sul serio.

È Ghezzal, sempre lui che sveglia i suoi, con un diagonale velenoso che sibila il palo dopo la prodezza di Visi, il numero uno della Samb, che di riflesso felino si oppone con la mano.

I Marchigiani fan quello che possono con continui raddoppi di marcatura e pressing asfissiante sui portatori di palla ed anche il guardalinee ci mette del suo, fermando Ghezzal davanti alla porta, in misura alquanto sospetta.
Finisce il primo tempo, ma il Crotone sembra aver ritrovato la sua verve.

Nella ripresa arriva ciò che tutti si aspettano, ma non prima di un brivido che corre veloce sulla schiena dei tifosi.
Infatti Palladini pennella un pallone per Cia, che, in area di rigore, solo davanti a Concetti, gli spara addosso, mentre il portiere riesce a rimanere sui suoi piedi, bloccando il pericolosissimo tentati
vo marchigiano.

Indiani a fine partita ci confiderà che in realtà non vi era bisogno di alcuna rivoluzione a fine primo tempo e che i suoi ragazzi avrebbero dovuto solo continuare nella direzione che li avrebbe portati alla vittoria.

Infatti dopo lo spavento il Crotone riprende a macinare gioco.

Fatali agli avversari il dinamismo di Ghezzal e Bischèri.
Devastante addirittura il secondo, che grazie al "blocco" di Dalrio su
Bonfanti, trova un corridoio libero, si infila palla al piede ed entrando in area, subisce una serie di falli, per poi cadere dopo aver scavalcato anche il portiere Visi, che lo blocca in modo irregolare.

Rigore netto, fischia il signor Vuoto e Ghezzal fa il signor Pieno.

La Samb comincia a barcollare, si butta a capofitto in avanti, in modo anche scriteriato, finchè arriva la prodezza di un ritrovato Dalrio che con un assist da incorniciare, invita Bischèri a nozze ed il Crotone sposa il suo 2-0.

Finale ancora in crescendo, manovre corali connesse allo spettacolo e Dalrio infilza l'ultimo pallone nella rete.

I pochi tifosi dello Scida esultano, ma sarà il Mister a piangere amaro.

In sala stampa, infatti, troppi i riferimenti al primo opaco quarto d'ora, continui i rimandi alla prestazione di San Giovanni Valdarno, fin quando l'allenatore spazientito, a ragion veduta, saluterà tutti in modo scortese ed andrà via infuriato.

Il Crotone è lì ed in quel di Salerno si trema davvero.
Ma andate a spiegar loro che i giocatori del Crotone non hanno gioito sotto alla curva dei tifosi, nè si sono polemicamente presentati alle interviste e che un malinconico Paolo Indiani, pare esser uscito sconfitto da un'arena, tanto impropriamente avvelenata, quanto veramente ingenerosa.

A volte il mondo del calcio è spietato con chi non lo merita proprio, ma speriamo tutti, come spesso accade, che potrà rendergli anche meritate gioie e soddisfazioni.

Una sensazione di IMPOTENZA.

Il Crotone ha vinto 3-0, ha patito un iniziale, naturale nervosismo psicologico, dovuto alla mazzata subita a San Giovanni Valdarno.

Poi i valori sono usciti e l’abituale spettacolo è stato biss… anzi triss... o, quante volte voi vogliate... ato.

Attendiamo Paolo Indiani nella "Sala Stampa", di cornice i soliti battibecchi col sottoscritto che difende la cavalcata dei Rossoblù per altro NON DOVUTA ad alcuno, specie ad un pubblico così negligente.

Entra Indiani.
Non si parla dell’affondata Samb.
Delle gesta tecniche di Bischèri e della freddezza di Ghezzal.

Si discute dei primi scialbi, GIUSTIFICABILI minuti e dello “schifo” che il Crotone avrebbe offerto in trasferta, "riaffondando il dito nella piaga di San Giovanni".

Il fare è, per giunta, costantemente provocatorio, l’uomo Indiani, ormai visibilmente prevenuto, cede.
E non c’è il coraggio di fare un passo indietro, ma la presunzione di chiedersi persino il perché, il Mister, divenga all'improvviso stizzito, coll'arrivare all'essere addirittura schizzinoso.

Penso dentro di me, triste, amareggiato a cosa accadrebbe se Indiani decidesse di dimettersi, se Vrenna decidesse di lasciare.
Intanto i calciatori hanno deciso che non parleranno.

Due sono le domande che mi rimbombano in testa.
La prima è di Indiani, la seconda è di Ursino.

Indiani:
“Cosa mi avreste detto se il Crotone fosse stato a metà classifica?”
Ursino:
“Cosa sarebbe successo a San Benedetto del Tronto, se fosse stata la Sambenedettese ad essere ad un punto della corazzata Salernitana dopo aver vinto 3-0?”

Io non ho parole, figuriamoci loro.
Anzi “ve ne dico 4”:

Crotone non meriti nulla.