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CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Cabeccia (28’ st Correia), Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Beati, Galardo (Cap.); De Giorgio (43’ st Uccello), Russotto, Ledesma (8’ st Curiale); Ginestra.
A disposizione: Belec, Vinetot, Eramo, Parfait.
Allenatore: Leonardo MENICHINI.
PESCARA (4-3-1-2): Pinna; Zanon, Olivi (Cap.), Mengoni, Mazzotta; Nicco, Cascione, Ariatti; Verratti (1’ st Tognozzi); Sansovini (18’ st Bonanni), Soddimo (37’ st Maniero).
A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Del Prete, Stoian.
Allenatore: Eusebio DI FRANCESCO.
Arbitro: Silvio BARATTA di Salerno (Franzi-Cucchiarini/Ripa).
Marcatore: 32’ st Bonanni.
Ammoniti: 31’ pt Verratti e 33’ pt Ariatti (PES); 25’ st Galardo e 29’ st Curiale (KR); 40’ st Cascione (PES).
Espulso: 45’ pt Ariatti (PES) per doppia ammonizione.
Recupero: +1 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Tiri nello specchio della porta: 2 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Tiri fuori dallo specchio della porta: 1 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Calci d’Angolo: 9 per il Crotone, 4 per il Pescara.
Falli fatti: 14 per il Crotone, 20 per il Pescara.
Fuorigioco: 4 per il Crotone, 2 per il Pescara.
Spettatori: 2.000 circa.
NOTE: Giornata autunnale fresca ed assolata; esposto in curva lo striscione “Il cuore della Manzulli batte forte per te.. Kekko vive!”, in memoria del giovane crotonese scomparso in un drammatico incidente stradale; allontanato al 30’ del secondo tempo mister Di Francesco per proteste.
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È una giornata fresca e soleggiata quella che accoglie all’Ezio Scida, la tredicesima giornata del campionato di Serie Bwin che vede come protagoniste Crotone e Pescara.
Gli abruzzesi di Di Francesco, dopo il primo stop casalingo per 0-2 inflitto da un rigenerato Modena, provano a riscattarsi sullo Ionio dovendo rinunciare a pedine importanti come l’infortunato Petterini (probabile un mese di stop per lui a causa di una lesione muscolare), Gessa ed il bomber Ganci ed inserendo, nel modulo-sorpresa 4-3-1-2, il gioiellino Verratti alle spalle di Soddimo e Sansovini, una linea difensiva presieduta da Zanon e Mazzotta sulle corsie laterali e da Olivi e Mengoni centrali ed a centrocampo Nicco, Cascione e Olivi.
Tra i rossoblù reduci dal buon pareggio di Empoli, sono ancora indisponibili per infortunio Viviani e Cutolo e per squalifica Crescenzi e Napoli, ma mister Menichini non cambia lo schema di gioco, affidandosi al suo solito 4-2-3-1, con Cabeccia e Tedeschi in difesa e Russotto e Ledesma sulla tre-quarti offensiva a sostenere gli attacchi di Ginestra.
L’arbitro dell’incontro è Silvio Baratta di Salerno alla sua quinta presenza in cadetteria (ultima Varese-Triestina 4-0 del 23 ottobre), coadiuvato dagli assistenti Franzi e Cucchiarini e dal quarto uomo Ripa.
PRIMO TEMPO:
La prima occasione capita dopo dieci minuti sui piedi di Russotto che su una punizione fischiata ai suoi danni, piazza una parabola che termina di poco fuori alla sinistra della porta difesa da Pinna.
Poi è Galardo al ventesimo che ci prova dai 30 metri dopo un batti e ribatti in area di rigore, ma ancora una volta la mira non è felice.
Il Pescara cerca con difficoltà di irretire il Crotone, applicando un asfissiante pressing ed il fallo sistematico ogni qual volta i possessori di palla pitagorici si rendono pericolosi e così, fra un fischio e l’altro, la prima frazione di gioco scivola via in puro equilibrio con il solo possesso-palla in mano ai calabresi di Menichini che costringe Ariatti già ammonito al 46’, proprio in chiusura di tempo, a fare fallo su Cabeccia, trovando il cartellino rosso per una doppia ammonizione forse un pò troppo frettolosa.
SECONDO TEMPO:
La gara riprende quindi con la superiorità numerica rossoblù, mentre Di Francesco corre ai ripari inserendo Tognozzi in luogo di un ottimo Verratti, sacrificato per le ovvie esigenze tattiche e ripiegando sul solito modulo 4-3-1-1.
Nonostante l’uomo in più, i rossoblù fanno fatica a condurre azioni veloci e di qualità in fase offensiva e trovano la via della marcatura solo a seguito di un’azione manovrata con sapienza dall'indomito Galardo che con uno scavetto di pregevole esecuzione riesce a mettere Migliore a tu per tu con Pinna, ma il portierone abruzzese è strepitoso nella replica sul tiro del terzino.
La partita diviene tesa e nervosa ed a farne le spese è proprio l'allenatore Di Francesco che, a seguito delle reiterate proteste, viene allontanato dalla panchina dall'arbitro Baratta.
Poi proprio quando tutti ormai si aspettano uno 0-0 incolore, è invece il neo-entrato Bonanni a tentare il colpaccio: prima sfiora la rete con una punizione da fuori area di poco alta e poi addirittura trova il jolly del sabato quando al 32’, su colpo di tacco di Soddimo per l'assist di Nicco, piazza un rasoterra velenoso dai venticinque metri che si insacca alle spalle di Concetti, a seguito di una leggera deviazione di Correia.
Dopo la rete, gli sterili attacchi finali del Crotone trovano sempre le ribattute del fortino biancoazzurro, pronto e reattivo per tutto il finale di partita ed i cinque minuti di recupero non servono ai rossoblù per recuperare il risultato, esaltando il coraggio abruzzese ed appalesando la scarsa qualità del gioco offensivo pitagorico.
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Le dichiarazioni del post-partita.
Beppe Ursino (Direttore Sportivo del Crotone):
“Abbiamo giocato malissimo, è stata la peggiore prestazione della stagione, secondo me non hanno nemmeno influito le assenze e dobbiamo subito dimenticare questo risultato perché martedì si gioca nuovamente a Frosinone; comunque quando si perdono gare del genere è chiaro che le preoccupazioni si accentuano e senza aggressività e velocità non si va da nessuna parte; personalmente non mi tiro indietro, io dico che il Pescara ha meritato i tre punti”.
Salvatore Gualtieri (Presidente del Crotone):
“Oggi abbiamo perso meritatamente fornendo una prova incolore, non eravamo concentrati in campo e persi senza aggressività, di fronte alla cattiveria del Pescara, anche se a mio avviso le pesanti assenze avrebbero cambiare qualcosa, ma certamente non accampiamo scuse per questa debacle, anche perchè chiunque va in campo deve assolutamente dimostrare il proprio valore e togliere fuori gli attributi”.
Eusebio Di Francesco (Allenatore Pescara):
“Mi aspettavo da Bonanni che la sua qualità tecnica esplodesse in mezzo alle linee di Crotone un pò affaticato dalla prima parte di gara e grazie alla ottima condotta della squadra, cercando di bloccare nella ripresa la loro fonte di gioco Galardo con la marcatura asfissiante di Cascione, abbiamo ottenuto tre punti che ci danno soddisfazione anche per il fatto che, pur oggi non giocando un bel calcio, siamo stati concreti come desideravo ed in sostanza possiamo riassumere così la nostra gara: meno belli, ma più pratici”.
Massimo Bonanni (Match-Winner del Pescara):
“Ho provato a replicare la giocata con cui ho segnato due sabati fa a Bergamo contro l'Albinoleffe ed è andata bene, sono raggiante per il risultato oltre che per la soddisfazione personale, perché in inferiorità numerica la squadra è riuscita a reggere l’urto del Crotone ed ha portato in cascina tre punti fondamentali per il nostro cammino”.
CROTONE-PESCARA 0-1
CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Cabeccia (28’ st Correia), Tedeschi, Abruzzese, Migliore; Beati, Galardo (Cap.); De Giorgio (43’ st Uccello), Russotto, Ledesma (8’ st Curiale); Ginestra.
A disposizione: Belec, Vinetot, Eramo, Parfait.
Allenatore: Leonardo MENICHINI.
PESCARA (4-3-1-2): Pinna; Zanon, Olivi (Cap.), Mengoni, Mazzotta; Nicco, Cascione, Ariatti; Verratti (1’ st Tognozzi); Sansovini (18’ st Bonanni), Soddimo (37’ st Maniero).
A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Del Prete, Stoian.
Allenatore: Eusebio DI FRANCESCO.
Arbitro: Silvio BARATTA di Salerno (Franzi-Cucchiarini/Ripa).
Marcatore: 32’ st Bonanni.
Ammoniti: 31’ pt Verratti e 33’ pt Ariatti (PES); 25’ st Galardo e 29’ st Curiale (KR); 40’ st Cascione (PES).
Espulso: 45’ pt Ariatti (PES) per doppia ammonizione.
Recupero: +1 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Tiri nello specchio della porta: 2 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Tiri fuori dallo specchio della porta: 1 per il Crotone, 0 per il Pescara.
Calci d’Angolo: 9 per il Crotone, 4 per il Pescara.
Falli fatti: 14 per il Crotone, 20 per il Pescara.
Fuorigioco: 4 per il Crotone, 2 per il Pescara.
Spettatori: 2.000 circa.
NOTE: Giornata autunnale fresca ed assolata; esposto in curva lo striscione “Il cuore della Manzulli batte forte per te.. Kekko vive!”, in memoria del giovane crotonese scomparso in un drammatico incidente stradale; allontanato al 30’ del secondo tempo mister Di Francesco per proteste.
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È una giornata fresca e soleggiata quella che accoglie all’Ezio Scida, la tredicesima giornata del campionato di Serie Bwin che vede come protagoniste Crotone e Pescara.
Gli abruzzesi di Di Francesco, dopo il primo stop casalingo per 0-2 inflitto da un rigenerato Modena, provano a riscattarsi sullo Ionio dovendo rinunciare a pedine importanti come l’infortunato Petterini (probabile un mese di stop per lui a causa di una lesione muscolare), Gessa ed il bomber Ganci ed inserendo, nel modulo-sorpresa 4-3-1-2, il gioiellino Verratti alle spalle di Soddimo e Sansovini, una linea difensiva presieduta da Zanon e Mazzotta sulle corsie laterali e da Olivi e Mengoni centrali ed a centrocampo Nicco, Cascione e Olivi.
Tra i rossoblù reduci dal buon pareggio di Empoli, sono ancora indisponibili per infortunio Viviani e Cutolo e per squalifica Crescenzi e Napoli, ma mister Menichini non cambia lo schema di gioco, affidandosi al suo solito 4-2-3-1, con Cabeccia e Tedeschi in difesa e Russotto e Ledesma sulla tre-quarti offensiva a sostenere gli attacchi di Ginestra.
L’arbitro dell’incontro è Silvio Baratta di Salerno alla sua quinta presenza in cadetteria (ultima Varese-Triestina 4-0 del 23 ottobre), coadiuvato dagli assistenti Franzi e Cucchiarini e dal quarto uomo Ripa.
PRIMO TEMPO:
La prima occasione capita dopo dieci minuti sui piedi di Russotto che su una punizione fischiata ai suoi danni, piazza una parabola che termina di poco fuori alla sinistra della porta difesa da Pinna.
Poi è Galardo al ventesimo che ci prova dai 30 metri dopo un batti e ribatti in area di rigore, ma ancora una volta la mira non è felice.
Il Pescara cerca con difficoltà di irretire il Crotone, applicando un asfissiante pressing ed il fallo sistematico ogni qual volta i possessori di palla pitagorici si rendono pericolosi e così, fra un fischio e l’altro, la prima frazione di gioco scivola via in puro equilibrio con il solo possesso-palla in mano ai calabresi di Menichini che costringe Ariatti già ammonito al 46’, proprio in chiusura di tempo, a fare fallo su Cabeccia, trovando il cartellino rosso per una doppia ammonizione forse un pò troppo frettolosa.
SECONDO TEMPO:
La gara riprende quindi con la superiorità numerica rossoblù, mentre Di Francesco corre ai ripari inserendo Tognozzi in luogo di un ottimo Verratti, sacrificato per le ovvie esigenze tattiche e ripiegando sul solito modulo 4-3-1-1.
Nonostante l’uomo in più, i rossoblù fanno fatica a condurre azioni veloci e di qualità in fase offensiva e trovano la via della marcatura solo a seguito di un’azione manovrata con sapienza dall'indomito Galardo che con uno scavetto di pregevole esecuzione riesce a mettere Migliore a tu per tu con Pinna, ma il portierone abruzzese è strepitoso nella replica sul tiro del terzino.
La partita diviene tesa e nervosa ed a farne le spese è proprio l'allenatore Di Francesco che, a seguito delle reiterate proteste, viene allontanato dalla panchina dall'arbitro Baratta.
Poi proprio quando tutti ormai si aspettano uno 0-0 incolore, è invece il neo-entrato Bonanni a tentare il colpaccio: prima sfiora la rete con una punizione da fuori area di poco alta e poi addirittura trova il jolly del sabato quando al 32’, su colpo di tacco di Soddimo per l'assist di Nicco, piazza un rasoterra velenoso dai venticinque metri che si insacca alle spalle di Concetti, a seguito di una leggera deviazione di Correia.
Dopo la rete, gli sterili attacchi finali del Crotone trovano sempre le ribattute del fortino biancoazzurro, pronto e reattivo per tutto il finale di partita ed i cinque minuti di recupero non servono ai rossoblù per recuperare il risultato, esaltando il coraggio abruzzese ed appalesando la scarsa qualità del gioco offensivo pitagorico.
_________________________________
Le dichiarazioni del post-partita.
Beppe Ursino (Direttore Sportivo del Crotone):
“Abbiamo giocato malissimo, è stata la peggiore prestazione della stagione, secondo me non hanno nemmeno influito le assenze e dobbiamo subito dimenticare questo risultato perché martedì si gioca nuovamente a Frosinone; comunque quando si perdono gare del genere è chiaro che le preoccupazioni si accentuano e senza aggressività e velocità non si va da nessuna parte; personalmente non mi tiro indietro, io dico che il Pescara ha meritato i tre punti”.
Salvatore Gualtieri (Presidente del Crotone):
“Oggi abbiamo perso meritatamente fornendo una prova incolore, non eravamo concentrati in campo e persi senza aggressività, di fronte alla cattiveria del Pescara, anche se a mio avviso le pesanti assenze avrebbero cambiare qualcosa, ma certamente non accampiamo scuse per questa debacle, anche perchè chiunque va in campo deve assolutamente dimostrare il proprio valore e togliere fuori gli attributi”.
Eusebio Di Francesco (Allenatore Pescara):
“Mi aspettavo da Bonanni che la sua qualità tecnica esplodesse in mezzo alle linee di Crotone un pò affaticato dalla prima parte di gara e grazie alla ottima condotta della squadra, cercando di bloccare nella ripresa la loro fonte di gioco Galardo con la marcatura asfissiante di Cascione, abbiamo ottenuto tre punti che ci danno soddisfazione anche per il fatto che, pur oggi non giocando un bel calcio, siamo stati concreti come desideravo ed in sostanza possiamo riassumere così la nostra gara: meno belli, ma più pratici”.
Massimo Bonanni (Match-Winner del Pescara):
“Ho provato a replicare la giocata con cui ho segnato due sabati fa a Bergamo contro l'Albinoleffe ed è andata bene, sono raggiante per il risultato oltre che per la soddisfazione personale, perché in inferiorità numerica la squadra è riuscita a reggere l’urto del Crotone ed ha portato in cascina tre punti fondamentali per il nostro cammino”.
Andrea De Marco