Con queste semplici parole, si spiega come la Società sia riuscita, anche grazie alla collaborazione dei calciatori, a non disperdere la forza di un gruppo eccezionale.
Come scritto tempo addietro, mentre altri si affannavano a vedere un Crotone in assetto di smantellamento, su questo Blog si prospettava un ridimensionamento “relativo”.
Il relativo era inerente, in realtà, al cosiddetto “costo del personale” (in pratica al monte stipendi della rosa) e non di certo alla forza del collettivo.
È per questo motivo che alle 19 di ieri sera, al triplice fischio del calciomercato invernale, il Presidente Gualtieri, ha confermato in esclusiva per il Blog, tutta la sua soddisfazione per non aver rivoluzionato la squadra Pitagorica.
Presidente, prima di conoscere la sua opinione sul mercato RossoBlù; avete lanciato l’ennesima iniziativa per invogliare i tifosi a tornare allo stadio (solo 2 Euro l’ingresso concesso "agli amici degli abbonati" e 5 Euro per tutti gli altri), segno che il Crotone vuole andare avanti nonostante le difficoltà e che il vostro amore per la squadra è rimasto invariato…
"Su quest’ultima cosa non esiste il minimo dubbio.
Sicuramente l’amore per la città e per la squadra non è mai stato messo in discussione.
Sappiamo che ci sono dei problemi da risolvere, ma il nostro obiettivo è quello di non mollare, perché l’affetto che ci lega alla nostra creatura tende all’infinito".
Si è parlato continuamente di ridimensionamento “tecnico”, ma in realtà il Crotone ha ceduto solo calciatori che hanno giocato poco, come Borghetti, Maietta e Vicedomini; Rossi che ormai ha raggiunto i 34 anni ed Espinal, che sicuramente è stato utile alla causa, ma ha anche peccato di discontinuità nel rendimento.
Il restyling insomma ha inciso sul bilancio piuttosto che sulla forza intrinseca della squadra.
“E vorrei aggiungere che abbiamo anche rimpiazzato questi calciatori sostituendoli con altri.
Con noi giocherà infatti un ventunenne brasiliano di proprietà del Milan (Marcus Plínio Diniz Paixão) e proprio ieri pomeriggio abbiamo ingaggiato Marco Pedotti, giocatore di esperienza che era arruolato nella Ternana.
In precedenza erano arrivati Carcuro, Fabiano e Vallone ed è ritornato finalmente a disposizione anche Cafiero.
Devo dire che sono abbastanza d’accordo con la sua disamina, cioè non c’è stata la tanto discussa rivoluzione.
Certo Rossi per anni è stato titolare inamovibile della nostra squadra, ma come per lui e per tutti, ritengo sia stato giusto andare incontro alle loro singole e legittime esigenze, così che dalle cessioni ne abbiamo tratto tutti giovamento”.
Ora la gente vorrà capire se i calciatori rimasti, decidendo di abbracciare il progetto della Società, abbiano fatto qualche sacrificio in più pur di non abbandonare il gruppo.
"Con questa domanda mi da proprio l’occasione che aspettavo per ringraziare di cuore i ragazzi che hanno deciso di non andare a giocare per altre squadre.
Credo che il nostro merito più grande sia sempre stato quello di dire a tutti le cose come stanno, senza mai giudicare nessuno.
Abbiamo rispettato le scelte di chi è andato via e chiesto a chi è rimasto di fare un ulteriore sacrificio per permetterci di portare a termine la stagione, corrispondendo così a tutti il meritato salario.
Quindi in pratica la crisi dei pagamenti si è definitavamente chiusa ed ora i nostri atleti dovranno solo pensare ad andare sul campo a giocarsela con più grinta di prima e dicendo addio alle preoccupazioni.
Intendo inoltre ringraziare pubblicamente Russo, Calil ed Aurelio che pur essendo da tempo sul mercato, hanno deciso di ridursi lo stipendio per non lasciare il Crotone e credo sia giusto che i tifosi siano a conoscenza di questo non trascurabile dettaglio.
A loro si è poi aggiunto anche Triarico che ha compreso le nostre difficoltà economiche e ha saputo venirci incontro.
Devo dire che da quando sono nel calcio difficilmente ho visto calciatori che hanno deciso di ridursi la paga pur di credere in un progetto.
Questo gruppo non finisce più di stupirmi e voglio essere ancora più sincero: se non avessero preso tale decisione, sarebbero stati, ahinoi per forza di cose, ceduti".
Probabilmente preferiscono continuare a giocare con questo Crotone che cambiare aria, rischiando di terminare la stagione in una squadra senza pretese ed obiettivi?
"Io credo in assoluto che ognuno scelga il proprio cammino e che nessuno debba giudicarlo.
Russo ad esempio ha il contratto in scadenza e ha capito che restando qui potrà maggiormente mettersi in evidenza, pur incassando di meno.
Rossi invece ha deciso di avvicinarsi a casa e di non ridursi lo stipendio.
Comunque le valutazioni rimangono soggettive ed io faccio la mia, che è quella di ringraziare i calciatori e di sperare che nel prossimo futuro giochino ancora meglio".
A questo punto rimane da capire se con questi interventi il bilancio tornerà in salute...
"Diciamo che i problemi del gruppo dirigenziale, come tutti sappiamo, per il momento rimangono inalterati, quindi non possiamo che pensare al presente, mantenendo la speranza per il futuro.
Come ho detto prima, però, ad oggi possiamo dire di aver centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo preposti e cioè cedere i calciatori con gli ingaggi più alti, fare i salti mortali per tenere in squadra quegli atleti importantissimi che hanno avuto pressanti richieste, togliere dal mercato quelli che, ripeto, hanno deciso di ridursi lo stipendio per continuare a far parte di questo gruppo ed infine, quindi, riuscire a portare a termine la stagione corrispondendo a tutti il meritato ingaggio.
Voi stessi potrete ben intuire chi fossero i calciatori maggiormente corteggiati in questi giorni”.
(il Presidente non fa nomi, ma ci proviamo noi: Concetti, Morleo, Pacciardi, Galardo, Basso, Petrilli, Russo).
Che ne dice, Moriero sarà finalmente soddisfatto?
"Beh, bisognerebbe chiederglielo, io spero lo sia, dato che è stato fin dal primo momento cosciente della situazione difficile in cui eravamo precipitati e ha sempre manifestato il desiderio di mantenere la squadra così com’è, sapendo anche quante richieste pressanti abbiamo avuto per i nostri calciatori ed a quali ‘assalti’, per amore del gruppo, abbiamo resistito.
Ora il suo compito sarà quello di integrare i nuovi arrivati nel proprio sistema di gioco".
Si può tranquillamente affermare che nonostante tutto, la sfortuna non ha abbandonato lo Squalo, visto il grave infortunio di Galardo.
Cosa può dirci sulle sue condizioni?
"Purtroppo è così, è stata una vera mazzata.
Antonio ha avuto un forte trauma distorsivo e spero che da marzo possa già cominciare il percorso riabilitativo per tornare a giocare e per partecipare al forcing finale del campionato.
Infatti da fine aprile in poi incontreremo nell’ordine Gallipoli, Arezzo, Perugia e Foggia, anche se naturalmente ci auguriamo di poterlo vedere in campo ancora prima".
Nominare squadre di questo calibro, vuol significare che le ambizioni di classifica del Crotone rimarranno invariate?
"Il nostro obiettivo principale è ottenere al più presto possibile quella decina di punti che ci farà sentire definitivamente al sicuro.
Non dimentichiamo che nel mercato c'è stato anche chi, almeno sulla carta, si è molto rinforzato.
Poi come dice il mister, una volta raggiunta la salvezza, non vedo perché dovremmo rinunciare a sognare...".
…Ed è proprio dal sogno che i sostenitori RossoBlù dovranno ripartire, fin dal posticipo dello Scida di lunedì sera contro la Cavese.
Le parole del Presidente Gualtieri, infatti, sono state chiare e veraci, mettendo in risalto, una volta di più, il cuore di questi calciatori.
Innamorato pazzo del proprio gruppo, del proprio allenatore e della Società di appartenenza.
Rispettante ed onorante la città che li ospita.
Andrea De Marco
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