sabato 23 agosto 2008

La volontà del Crotone affonda contro la classe del Livorno

Moriero: I toscani sono di un altro pianeta, ma spero che in settimana arrivino rinforzi.
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CROTONE-LIVORNO 0-3

CROTONE: Furlan; Figliomeni, Rossi, Maietta, Morleo; Vicedomini (63’ Pacciardi), Galardo; Petrilli, Aurelio (53’ Caetano), Basso (61’ Triarico); Russo.
A disposizione: Concetti, Briglia, Espinal, Mercurio.
Allenatore: Moriero.

LIVORNO: De Lucia; Rosi (61’ Grandoni), Miglionico, Terranova, Rizza; Filippini A. (63’ Volpe), Loviso, Bergvold, Diamanti (68’ Migliorini); Tavano, Paulinho.
A disposizione: Mazzoni, Diniz, Laurito, Danilevicius.
Allenatore: Acori.

Arbitro: Ciampi di Roma I (Foschetti-Fittante / Giannoccaro)

Ammoniti: Miglionico (LI), Figliomeni (KR), Pacciardi (KR)

Marcatori: 27’ Filippini A. (LI), 48’ Diamanti (LI), 58’ Tavano.

Spettatori: 3.000 circa.
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Crotone - Sabato 23 Agosto 2008, Ore 20:30 - Stadio Comunale Ezio Scida.
L’allenatore Moriero non cambia idea in vista di questo incontro, difficilissimo almeno “sulla carta”.
Giocare a viso aperto è il suo credo, sviluppato affidandosi alla velocità ed al cinismo di Basso ed alle doti da giocoliere di Petrilli, lasciando il carico di lavoro e di impostazione a Galardo e Vicedomini, supportati sull’esterno da Figliomeni e Morleo.

Acori lascia riposare Danilevicius, ma troppa grazia, manda in capo il “gioiello” Diamanti a supporto della classe di Tavano e della fisicità di Paulinho.

A Rosi e Rizza il compito di accompagnare l’azione, a Filippini, Bergvold e Loviso, quello di bloccare e reimpostare il gioco velocemente.

Primo Tempo
I RossoBlù fino alla rete di Filippini, ricordano molto la tanto attesa Crotone-Juventus di un paio di anni fa.
Sentono la partita, vogliono fare bene, esprimono motivazioni sul campo ed anche un gioco veloce e di buon livello, grazie alle penetrazioni continue di Basso che crea assieme, al compagno Petrilli, diversi problemi agli Amaranto.
Di contro il Livorno non accelera, decide di studiare fin dove possono arrivare gli avversari, lascia fare.
Così il Crotone gioca, Galardo smista bene i palloni e Morleo infuria tra le linee con velocità spaventosa, ma le occasioni di una certa severità arrivano dal cinismo di Tavano, che dopo aver riscaldato i guanti di Furlan già al primo minuto, piazza una insidiosissima parabola che termina di poco sulla traversa, grazie all’ottimo intervento del portiere.
Aurelio prova ad impensierire De Lucia, ma manca di precisione e di potenza.
I Pitagorici conducono la manovra, i Toscani però si sbloccano con qualità.
Il Livorno, infatti, comincia ad affondare più volte dalle parti di Figliomeni e al 27°, dopo un continuo batti e ribatti in area, Filippini indovina la respinta di Furlan e si invola sul pallone, che termina nell’angolino basso vicino al palo.
È la rete che cambia la partita.
I RossoBlù patiscono il contraccolpo e si rifugiano nelle invenzioni di Petrilli che supera diverse volte i suoi avversari come birilli, ma né Russo (davvero ottimo di sponda, ma totalmente assente in fase di finalizzazione della manovra), né Aurelio concretizzano.
Alla mezzora Basso ci prova da lontano, senza successo.
Ai Toscani non rimane che controllare il gioco fino al 47°, quando il primo tempo finisce.

Secondo Tempo
Nella ripresa il Livorno si prende l’incontro senza pietà e Diamanti sale in cattedra, devastando il morale di Furlan.
Dopo appena tre minuti su una punizione corta, finta il cross e mira alla porta.
Il portiere si inginocchia incredulo e la palla si insacca.
È un monologo Amaranto e le geometrie offensive di Acori vengono esaltate dalle qualità del suo trio offensivo che è una bellezza.
Mentre Petrilli (ancora lui) tenta di colpire l’egregio De Lucia dopo una finta a rientrare e trova i guanti del portierone, Vicedomini si fa soffiare un pallone che viaggia rapido per i fuoriclasse livornesi, come un flipper sull’asse Diamanti-Paulinho, per poi terminare sui piedi del cecchino Tavano che ancora una volta non fa fare una buona figura a Furlan.
Mira prepotente, calcio deciso e palla che sfiora il palo e termina la propria corsa nella rete.
I cambi finiscono per addormentare una partita che non darà più niente ai tifosi, a parte un colpo di testa di Pacciardi fuori di poco e l’esordio di Caetano, forse ancora fuori dagli schemi di Moriero, per poter cambiare il ritmo della manovra di gioco.
L’incontro si avvia mestamente alla conclusione, non prima che lo sportivissimo pubblico di Crotone riservi un meritato applauso all’uscita di Diamanti, davvero un giocatore di classe purissima.

Uno zero a tre, proprio come quello subito dalla Vecchia Signora, che anche questa volta ha messo in luce le maggiori qualità tecnico/fisiche, in questo caso del Livorno e che comunque ha evidenziato tanta buona volontà da parte degli Squali che francamente non hanno meritato un passivo così pesante.

Sala Stampa
Acori fa i complimenti al Crotone, ma è palesemente soddisfatto della gara dei suoi ragazzi.
“Non possiamo nasconderci, il nostro obiettivo è la Serie A.
Ci aspetta un campionato durissimo, ma la voglia di fare bene dovrà andare a braccetto con l’umiltà, la stessa con cui abbiamo affrontato e vinto prima il Novara e quindi stasera il Crotone con cui mi complimento perchè mi ha confermato di essere una squadra tenace e con delle qualità”.
Il mister dei Toscani ci spiega un primo tempo non esaltante:
“Sia noi che i Calabresi amiamo giocare rapidi e muovendo palla a terra, ma abbiamo dovuto studiare e sopportare anche un terreno di gioco in cattive condizioni che ha penalizzato entrambe le squadre.
Poi dopo la prima marcatura abbiamo sfruttato il calo motivazionale del Crotone ed abbiamo meritato il passaggio del turno”.

Moriero non ci sta a perdere, ma riconosce la forza del Livorno.
“Ce l’abbiamo messa davvero tutta, ma le qualità in mezzo al campo poi hanno fatto la differenza”.
Forse se batosta doveva essere, meglio averla presa stasera contro un avversario del genere.
“Questo ci metterà alla prova per sondare le nostre capacità di reazione”.
Il Crotone migliorerà secondo lei investendo ancora sul mercato o quando affronterà avversari alla sua portata, dato che davvero i Toscani sono apparsi fin troppo forti?
“La verità credo stia nel mezzo, già la partita di domenica prossima dovrà essere condotta con ben altro piglio, perché in ballo ci sono i tre punti e l’avversario che ci troveremo davanti non dovrà combattere per andare in Serie A, anche se il Pescara è comunque fortissimo.
Io sono soddisfatto dei miei ragazzi come già detto, ma spero che in settimana arrivino altri giocatori a darci una mano.
Con la società si sta cercando di piazzare quattro colpi, vedremo il da farsi”.
Secondo lei Galardo continuerà a giocare nello stesso ruolo o prevede spostamenti?
"Ho parlato con Antonio e lui è felice di giocare in quella posizione, non dimenticando però che il reparto è ben fornito con Vicedomini, Pacciardi, Briglia ed Espinal.
Io so bene che ha le qualità per ruotare nelle varie zone del campo, per cui a seconda delle partite potrò servirmi della sua adattabilità”
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Rossi e Morleo invece, non fanno pronostici sul campionato del Crotone.
“Noi cercheremo di fare il massimo, possiamo assicurarvelo, ma è difficile parlare di posizione di classifica, perché quello che verrà, sarà un campionato durissimo.
Rispetto all’anno scorso ci sono più compagini attrezzate e quindi sarà battaglia ogni domenica”
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Il Livorno ha fatto tre reti, ma la colpa se c’è non può essere solo dei difensori.
"È chiaro che quando si vince il merito è di tutti, in questi caso ci dividiamo i demeriti.
Però c’è da dire che non abbiamo affatto giocato male ed il passivo è fin troppo pesante per noi, nonostante l’incredibile qualità dei giocatori Toscani.
L’importante ora è rialzarsi con determinazione e grinta in vista del campionato”
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Campionato che già Domenica prossima vedrà di scena all'Ezio Scida il forte Pescara e che potrà dirci qualcosa in più sui reali obiettivi del Crotone.