domenica 31 agosto 2008

Crotone-Pescara 2-0: In un silenzio surreale lo Squalo affonda il Delfino!

Moriero: “Il nostro motto è quello dei moschettieri: Uno per tutti e tutti per uno!”
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CROTONE:
Concetti; Galeoto, Rossi, Figliomeni, Morleo; Pacciardi, Galardo;
Petrilli (75’ Triarico), Caetano (55’ Espinal), Basso (90’ Aurelio); Russo.
A disposizione: Furlan, Borghetti, Mercurio, Briglia.
Allenatore: Moriero.

PESCARA: Indiveri; Vitale, Romito, Pomante, Diliso; Cardinale (72’ Testardi), Verratti (83’ Stella), Camorani; Ferraresi (57’ Corsi), Bazzani, Zeytulaev.
A disposizione: Prisco, Sembroni, Mottola, Pisciotta.
Allenatore: Cavalletto (secondo di Galderisi, squalificato).

Arbitro: Cervellera di Taranto (Fontanarosa / Forcignanò)

Ammoniti: 11’ Bazzani (proteste), 40’ Pomante (gioco pericoloso), 50’ Verratti (simulazione) (PE); 79’ Figliomeni (gioco pericoloso), 93’ Triarico (scorrettezze) (KR).
Espulso: 24’ Galeoto (proteste) (KR).

Marcatori: 87’ Triarico (KR), 93’ Espinal (KR).

Note: Partita giocata con porte chiuse ai tifosi.
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Crotone
- Domenica 31 Agosto 2008, Ore 15:00 - Stadio Comunale Ezio Scida.

Il sole è alto, la giornata è fresca.
Si presenta bene il match clou della prima giornata di Prima Divisione - Girone B.
Gli spalti vuoti fanno però da irrazionale cornice ad un incontro sulla carta spettacolare e che difatti manterrà le premesse della vigilia.
Nessuna presenza, solo gli addetti ai lavori, sembra che inizi una partita fra dilettanti.
Misteri di un calcio sempre più confuso, strano, bizzarro.
La Società sceglie di rimanere all’Ezio Scida di Crotone, perché il calcio esiste laddove resiste la libertà di tifare per la propria città, nella propria città.
Se lo sport abbandonasse anche queste semplici, fondamentali regole, che fine potrebbe fare?
Il calcio è dei tifosi ricordiamolo tutti!

Tornando al soccer giocato, non possiamo che raccontarvi di un incredibile Crotone e di un Pescara fortemente da rivedere almeno sul piano del carattere.
I Pitagorici sfoggiano rabbia, voglia, motivazione, passione, condite anche da ottime capacità tecniche.
Il ritratto preciso del giocatore Moriero, quel signore che sulla fascia produceva azioni a ripetizione, ma sapeva stupire tutti con le sue incredibili sforbiciate vincenti.

I RossoBlù, peraltro, si ritrovano a combattere in inferiorità numerica già dal 23’, quando Galeoto subisce una strana espulsione per alcune proteste “sentite” dall’assistente Fontanarosa.

L’evento negativo non incide però sulla testa dei giocatori Pitagorici, che rinsaldano le linee, scuotono le energie e lottano come se fossero in parità.
Il Pescara si dimostra squadra possente, quadrata, che aspetta con cinismo il momento per colpire, ma Bazzani nel pomeriggio ha “le polveri bagnate” e Zeytulaev, pur seminando scompiglio non incide sul risultato.

La vera sorpresa abruzzese in realtà si rivela Verratti, un sedicenne di classe cristallina, che a chi segue da tempo la Prima Divisione può ricordare un grandissimo giocatore, quel Rubens Pasino che fu del Crotone, ma anche stella di Reggina e Modena.

PRIMO TEMPO:
I Primi 5 minuti risultano equilibrati, le due squadre si studiano, senza pungere, ma si apprezza una buona velocità di gioco.
Ad aprire le danze della disfida ci pensa Petrilli, con un tiro dal limite che finisce fuori di poco.
L’osservato speciale è ovviamente Bazzani, che si dimostra da subito mobile, ma molto nervoso, ed a causa di un contrasto duro su Rossi, già all’undicesimo finisce sul taccuino dell’arbitro.

Due minuti dopo si apprezza un’ottima triangolazione Caetano-Russo-Caetano, con palla che va a Basso, ma il suo tiro viene bloccato da Indiveri.

La prima occasione vera però capita sui piedi abruzzesi: Figliomeni si fa anticipare in modo disastroso da Zeytulaev che immediatamente piazza una palombella che termina di un soffio vicino al palo, con Concetti irrimediabilmente battuto.
Sarebbe stata una rete bellissima!

Al 23’ arriva il fattaccio che cambia gli equilibri dell’incontro: Basso viene atterrato in area, ma accentua la caduta.
Per l’arbitro non è rigore e Galeoto viene espulso per proteste.

Il Crotone non si perde d’animo ed anzi al 28’ concretizza una delle azioni più belle del match: su assist di Galardo, arriva una spettacolosa sforbiciata di Basso con palla che finisce sopra la traversa di pochissimo!

Gli avversari non ci stanno e reagiscono rabbiosamente, cercando di prendersi il centrocampo e facendo salire in cattedra il sedicenne Verratti: il talentino supera tutta la difesa, si presenta dinanzi a Concetti che compie un miracolo e manda in angolo!!

Il primo tempo si conclude con tre potentissimi tiri dalla distanza, uno di Diliso e due di Cardinale su cui Concetti, in due su tre, si dimostra a dir poco fenomenale.

Dopo un minuto di recupero, l'arbitro manda tutti al riposo provvisorio.


SECONDO TEMPO:
I pochi presenti si aspettano l’arrembaggio del Pescara e Ferraresi illude gli ospiti, imbeccando già al 48’ Zeytulaev che sfiora con prepotenza il palo.

È poi il turno del sorprendente Verratti che si esalta ancora in una serpentina diabolica, entra in area e cade, ma l’arbitro lo ammonisce per simulazione.
Sembra un monologo BiancoAzzurro, ma ad un tratto l’incantesimo si spezza.
Bazzani si ritrova un pallone d’oro che sciupa malamente due volte davanti a Concetti, che ancora con una grande parata dice no agli abruzzesi.
La partita del Pescara finisce qui ed inizia l’incredibile arrembaggio del Crotone.

Al 56’ tiro di Basso vicinissimo al palo!
Tre minuti dopo Russo spreca l’impossibile davanti ad Indiveri: la palla gli arriva ai piedi, ma non riesce a stopparla bene.
Al 60’ Espinal piazza il pallone di testa ed è ancora strepitoso il portierone del Pescara, che si supera di nuovo quattro minuti dopo, quando l’indemoniato Petrilli, dopo aver seminato scompiglio in area, esplode un tiraccio rasoterra.
Il prato verde diventa un flipper, le emozioni si fan spazio nelle vene con il passare dei minuti, è calcio vero, calcio di altre categorie.

Al 70’ minuto, Basso illumina di magia lo Scida, superando con una palombella Romito e tirando un bomba vicino al palo.

Credeteci sulla parola: è veramente incredibile il riflesso di Indiveri che turba il sogno vittoria dei Pitagorici.

Quando all’80’ il portierone sembra capitolare, è ancora Basso a non arrivarci, servito da Triarico che, in posizione defilata, cercava di piazzargli una palla a metà fra un tiro ed un cross che però, superato l’estremo difensore, termina in fallo laterale.

All’ 83’ bel gesto libero e sportivo dei cronisti locali, mentre Verratti, sostituito, guadagna gli spogliatoi ed i pochi presenti tributano un’ovazione allo strepitoso, giovanissimo pescarese.

La partita ormai sembra giungere alla conclusione, ma arriva la sorpresa che non ti aspetti.

È lo Squalo a mostrare denti e carattere, è il Delfino ad intimidirsi e soccombere: siamo giunti al minuto 87, Galardo ruba caparbiamente un pallone che va a Russo che con la forza della disperazione, vince un rimpallo e riesce a servire TRIARICO, che con calma, tenacia e risolutezza esplode il tiro da posizione defilata: sfera decisa verso il palo e battuto l’incolpevole, fenomenale Indiveri:
1-0!!!!!

La gioia del giovane è irrefrenabile, la sorpresa lo esalta.

L’arbitro finisce per dare l’ultima speranza ai giocatori abruzzesi, rifilando un recupero di 5 minuti 5 di batticuore ai RossoBlù.

Ma non serviranno al Pescara per pareggiare, quanto al Crotone addirittura per raddoppiare in inferiorità numerica: mentre il Delfino si sbilancia, infatti, la palla raggiunge ESPINAL che non ci pensa due volte e disegna un pallonetto delizioso quanto velenoso. mettendo la palla sotto al sette, con Indiveri che si inginocchia ancora e definitivamente!
2-0!!

È la fine di una partita emozionante, da brividi.
Concretizzata da due squadre che di sicuro saranno protagoniste di questo girone che si preannuncia stupendo fin dalle prime battute.

Una partita che il pubblico meritava di vedere, ma che ha finito con il seguirla sul divano di casa ed attaccato alla radiolina, a causa di assurde decisioni, burocraticamente scellerate.

SALA STAMPA:
Il primo ad entrare nella sala è
Galeoto, protagonista dello sfortunato episodio che lo ha visto prematuramente escluso da questo match importantissimo.
“Credetemi sono arrabbiato e dispiaciuto.
Pensate che a 36 anni è il mio primo rosso diretto, io metto in cima alla mia lista dei valori il rispetto.
All’arbitro, quando ho visto Basso atterrato in area, ho detto solo che secondo me era rigore sacrosanto ed espulsione del calciatore abruzzese.
Il direttore di gara ha invece captato un insulto, ed io non so ancora capacitarmene, posso solo dire che sono cose che nel calcio capitano, anche se non riesco a chiedere scusa, perché so di non aver fatto nulla per meritarmi una espulsione”.

Come si vive il calcio senza pubblico?
“Mamma mia è davvero strano questo sport senza l’urlo e l’incitamento dei tifosi.
Anche in questo caso è la mia prima volta e spero che entrambe le cose non si verifichino più”.
Come hai visto il tuo Crotone dall’“esterno”?
“Sono contentissimo, siamo una squadra che corre e volenterosa.
E per esperienza posso dire che questo viene prima di ogni cosa nel calcio.
Vedrete che diremo la nostra se in futuro continueremo così”.


Moriero è visibilmente felice:
“Signori miei, lo spirito è quello giusto, se affrontiamo le gare dal primo all’ultimo minuto con questa intensità, possiamo giocarcela con chiunque”.
E l’avversario era uno dei più ostici…
“Il Pescara è una squadra importante, bella da vedere, ma allo Scida io voglio far sudare tutte le avversarie.
Giocatori come Cardinale e Verratti ci hanno messo in seria difficoltà per tutto l’arco dell’incontro, ma noi siamo stati bravi a ripartire sempre.
Ed a dire il vero, già negli spogliatoi tra il primo ed il secondo tempo, il viso dei ragazzi mi aveva detto la verità sulla gara che avremmo disputato.
Lasciatemi aggiungere una cosa col cuore però.
I nostri tifosi dovevano esserci, peccato per me, peccato per loro.
Dedico a tutta la nostra gente questa vittoria maturata col sudore della maglietta dei loro beniamini.
Glielo avevo promesso in settimana e così è stato”.

Come ha fatto a pensare a Pacciardi come centrale difensivo?
“Ma io lo provo in allenamento da tanto tempo e devo dire che sono soddisfatto.
Anzi permettetemelo, ma è stato uno dei migliori se non il migliore in campo”.

Quale la ricetta per i prossimi incontri?
“Umiltà, umiltà, umiltà!
Dobbiamo cavalcare quest'onda e ci divertiremo.
Con i ragazzi ho un patto di acciaio: gioca chi sta meglio, nessuna preferenza, solo rabbia e sudore”.


Diliso è piuttosto dispiaciuto.
“Non dobbiamo metterci in testa che il Pescara è favorito, perchè così non si vincono le partite.
La Prima Divisione non sta a guardare i nomi ed i fenomeni sul campo, ma ci vuole rabbia e motivazione.
Bisogna fare i complimenti al Crotone che ha azzeccato lo spirito giusto, pur giocando in 10 contro 11”.

Segue a ruota Zeytulaev: “L’unica nota positiva è stata l’aver rivisto i miei ex-compagni di squadra.
Sapevo benissimo che i RossoBlù non si arrendono mai, sono pieni di risorse, specie nelle difficoltà.
Ora dobbiamo guardare avanti e non fare allarmismi, il campionato non è che all’inizio”.


Cavalletto (l'allenatore in seconda del Pescara) conferma i discorsi dei suoi ragazzi:
“La partita è stata difficile perché il Crotone, ha tenuto i ritmi alti pur essendo in inferiorità.
Ci abbiamo provato con intensità nella prima frazione, ma anche nel secondo tempo, quando Concetti ci ha negato il vantaggio.
Poi i Pitagorici hanno segnato e ci hanno tagliato le gambe, ma già Domenica dovrà esserci una pronta riscossa”.


Espinal e Triarico, i due marcatori, sono raggianti ed il primo con un sorrisone esclama:

“Fare goal è stupendo, ma la cosa ancor più bella è stata vedere un gruppo che nelle difficoltà è rimasto solido e concentrato fino all’ultimo secondo e contro un avversario davvero forte”.

Se il buongiorno si vede dal mattino per Triarico quella di Crotone è stata la scelta giusta.
“Sono contento, felicissimo, speriamo di continuare così!
Non importa chi gioca, per noi è importante la squadra e l’impegno.
A Crotone sono venuto con voglia e decisione e spero col cuore di poter aiutare tutti a centrare un obiettivo importante”.


Obiettivo che passerà attraverso il “calvario” dell’umiltà e della grinta.
E solo col passare delle giornate e con questi due principali ingredienti, vedremo chi veramente potrà ergersi a protagonista assoluto di questa Prima Divisione.