domenica 3 maggio 2009

Il Crotone passa in vantaggio, ma viene rimontato e beffato nella gara della vita!

Il Gallipoli impone ai pitagorici lo scotto della seconda sconfitta casalinga, sapendo soffrire e colpendo con cinismo.
Spietata la gara degli uomini di Giannini, con Rossi, Ginestra e Di Gennaro sugli scudi.
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CROTONE-GALLIPOLI 1-2

CROTONE (4-2-3-1): Farelli 7; Galeoto (Cap.) 6,5, Diniz 5,5, Scognamiglio 6, Morleo 6; Pacciardi 6, Galardo 6; Petrilli 6,5 (77’ Cafiero sv), Calil 4,5, Basso 6; Aurelio 6,5.
A disposizione: Senatore, Figliomeni, Pedotti, Carcuro, Orosz, Grano.
Allenatore: Francesco MORIERO 6


GALLIPOLI (4-3-2-1): Rossi 7,5; Vastola 7; Molinari 6,5, Antonioli (Cap.) 7, Suriano 6,5; Esposito 6,5, Russo 6,5, Zampa 6 (56’ Buzzegoli 6,5), Mounard 5,5 (26’ Sansone 6); Ginestra 8 (89’ Cimarelli sv), Di Gennaro 6,5.
A disposizione: Marcandalli, Cini, Cangi, Marzeglia.
Allenatore: Giuseppe GIANNINI 8

Arbitro: Marco GUIDA di TORRE ANNUNZIATA 6,5 (Evangelista 6 - Argiento 6).

Marcatori: 55’ Basso su rigore (KR); 62’ Ginestra (GAL) 88’ Di Gennaro (GAL).

Ammoniti: Vastola, Russo, Suriano e Sansone (GAL).

Recupero: +1 nel Primo Tempo, +4 nel Secondo Tempo.

Calci d’Angolo: 6 per il Crotone, 5 per il Gallipoli.
Spettatori: 4000 circa con nutrita rappresentanza ospite.
NOTE: Pomeriggio fresco e lievemente soleggiato; terreno in ottime condizioni.
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Crotone - Domenica 26 Aprile 2009, Ore 15:00 - Stadio Comunale “Ezio Scida".
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Trentunesima giornata di Lega PRO - Girone B di Prima Divisione: un incontro che vale una stagione, la madre di tutte le partite.
Di fronte la capolista Gallipoli e la vice Crotone, divise da un punto, una sola distanza fatta di sacrificio e bel gioco; costruita col sudore e l’abnegazione tattica.
Un finale di campionato da thriller, passione, cardiopalma.
In calce i capolavori firmati da due grandissimi ex-calciatori, ora allenatori sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori: Giuseppe Giannini e Checco Moriero.
"Il Principe" schiera il suo consueto albero di natale con Mounard e Ginestra incaricati di giostrare affianco a Di Gennaro.
A centrocampo riconferma di Zampa vicino a Russo ed Esposito, in difesa la solita linea rocciosa formata da Vastola, Molinaro, Suriano e condotta dallo strepitoso capitano Antonioli davanti a Rossi.
Il Crotone di Moriero è il solito, l’unica sorpresa è in avanti: non ci sono gli squalificati Russo e Paponetti, dentro quindi Aurelio dinanzi a Basso, Calil e Petrilli. Galardo e Pacciardi sulla linea mediana, in difesa Morleo ed il rientrante Galeoto sugli esterni e Diniz e Scognamiglio centrali.
In porta non c’è Concetti infortunato, al suo posto Farelli.

PRIMO TEMPO:
Il match si infiamma fin dalle prime batture, con gli Squali che cercano nei ritmi vertiginosi, l’ingrediente per passare in vantaggio.
Il primo pericolo della gara arriva infatti dai piedi di Galeoto già al quarto minuto.
Il terzino insinua un cross velenoso che Rossi toglie dal sette con un buon colpo di reni.
Sul corner successivo è Scognamiglio ad esplodere un tiro potente che termina a lato di poco.
All’ottavo minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il portiere pitagorico Farelli è costretto agli straordinari da un colpo di testa ravvicinato di Vastola.
Al 12’ brivido per i GialloRossi: da un’azione insistita di Aurelio, la palla termina sui piedi di Morleo, cross al centro per Calil che insacca: le rete è però annullata da un sospetto fuorigioco.
Al 20’ è ancora il brasiliano ad insistere, provando, su lancio millimetrico di Diniz, una strana palombella che termina alta ed un minuto dopo è Morleo a servire un cross teso che Petrilli non riesce ad intercettare.
Al 26’ Giannini, intuendo la sofferenza sulle fasce laterali, a sorpresa toglie Mounard per inserire Sansone, nel tentativo di coprire maggiormente la fase difensiva e limitare le folate degli avanti pitagorici.
Ed il Gallipoli non tarda a farsi sentire: già un minuto dopo il potente Ginestra è lesto a girarsi, indirizzando un fendente che il bravo Farelli respinge con bravura.
Dall’altra parte al 31’ ci pensa Rossi ad effettuare un salvataggio miracoloso su Basso che calcia bene dai 20 metri, ma trova l’opposizione del portiere.
Fino alla fine del primo tempo le squadre si danno battaglia non lesinando energie, esprimendo buona qualità e velocità, ma senza andare a rete.
Dopo un minuto di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO:
La partita riprende senza cambi: i due allenatori confermano le disposizioni date nei primi quarantacinque minuti.
Al 50’ Aurelio si insinua fra le linee e viene atterrato: il calcio di punizione di Morleo è respinto da Ginestra in barriera.
Un minuto dopo è eccezionale la serpentina in area dell’attaccante RossoBlù, ma il tiro si spegne a lato.
Gli esterni del Crotone mandano in tilt la difesa di Giannini: Galeoto è strepitoso nel servire Petrilli in area di rigore, mentre il gioiellino crotonese supera come un bolide Suriano, costringendolo platealmente al fallo da dietro: cartellino giallo e rigore netto.
È il minuto 55 quando il tiro di Basso spiazza Rossi.
Il Crotone sulle ali dell’entusiasmo trova nuova verve ed intuizioni, ma è clamorosa l’occasione gettata al vento da Calil, dopo uno strepitoso dialogo con Aurelio.
Il brasiliano si ritrova difatti a tu per tu con Rossi da posizione angolata e gli spara malamente addosso, ignorando il compagno ben appostato al centro dell’area.
Al 60’ due tiri pericolosissimi prima di Buzzegoli e poi di Ginestra insinuano i sogni di vittoria degli Squali, ma il portiere Pitagorico è provvidenziale.
In realtà è solo il preludio al pareggio, realizzato al 62' minuto dal gigantesco Ginestra che raccoglie una respinta su un corner e dal limite indirizza un bolide sotto l’incrocio dei pali, ripetendo la prodezza dell’andata.
Farelli non può che guardare la palla entrare in rete, sottolineando la dura legge del calcio che con cinismo si ripropone: goal sbagliato, goal subito.
Purtroppo per i RossoBlù la lezione non viene assimilata e la stessa situazione si ripresenta pochi minuti dopo.
Al 72’ infatti è ancora Calil a sprecare: strepitosa la giocata di Aurelio che lo serve in un fazzoletto di campo, ma ancora una volta il tiro è molle e centrale e Rossi lo neutralizza senza esitazioni.
Moriero ci prova in tutti i modi, fino alla doccia gelata dell’88’ minuto, quando Di Gennaro entra in area, supera Diniz e da posizione impossibile piazza un lungolinea che taglia tutta il campo, sbatte sul palo e finisce la sua corsa in rete.
Come all’andata così al ritorno, il Crotone deve piegarsi alle grandi giocate dei supercannonieri GialloRossi.
L’ultima speranza RossoBlù è sui piedi di Basso che con una punizione velenosa impegna severamente l’esperto Rossi.
Dopo quattro minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine di un incontro bellissimo, giocato ad alta velocità, esaltando le doti e le caratteristiche delle due squadre più forti del campionato.

Il Gallipoli con questa vittoria-prodigio si porta a 4 punti dal Crotone, potendo contare anche sul vantaggio negli scontri diretti e su un calendario certamente più agevole.
I RossoBlù, invece, dovranno persino guardarsi alle spalle dal ritorno del Benevento.


SALA STAMPA:
Le urla di gioia del Presidente Gallipolino Vincenzo Barba, fanno da cornice all’impresa dei GialloRossi:
“Fino alle 15 di oggi pomeriggio, tutti mi dicevano che se avessimo fatto risultato a Crotone, avremmo messo la parola fine a questo campionato.
Ed allora voglio seguire queste indicazioni, voglio cantare e festeggiare con i miei tifosi una battaglia cha ha il sapore di una guerra vinta, che ci deve regalare le ultime energie per portare a termine un torneo disputato sempre ai massimi livelli, non senza difficoltà, ma con grandi, enormi soddisfazioni.
Datemi l’occasione per ringraziare il nostro condottiero, un allenatore splendido, un ragazzo tenace che non ha mai mollato, ha sempre creduto nell’impresa ed assieme a questi gladiatori ci sta regalando il sogno della Serie B”.

Anche il presidente del Crotone Salvatore Gualtieri accetta con sportività la felicità degli avversari:
“Trovo sia giusto che il Gallipoli festeggi una vittoria così importante.
Ha trovato di fronte un grande Crotone, che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e che ha dovuto piegarsi solo di fronte alle intuizioni di giocatori eccezionali come Ginestra e Di Gennaro.
Abbiamo avuto la possibilità di chiudere la partita per ben due volte e non ci siamo riusciti, per cui non possiamo che applaudire i GialloRossi per il cinismo e la solidità dimostrata.
Ora però voglio anche sottolineare che abbiamo il dovere di non mollare, perché credo che nel calcio, prima di festeggiare seriamente, si debba centrare l’obiettivo matematicamente.
Quindi dobbiamo ancora una volta pensare a noi stessi ed a vincere le prossime tre partite senza preoccuparci di altro.
Di una cosa sono sicurissimo, il Gallipoli ed il Crotone meritano entrambe la Serie B”.

Moriero sottolinea che è giusto accettare il verdetto del campo…
“Purtroppo come a Sorrento, ci ritroviamo a parlare di sfortuna, di mancanza di freddezza davanti alla porta, di opportunità sprecate.
È chiaro che alla lunga contro una squadra così forte, rischi di perdere se non riesci a finalizzare le occasioni che ti capitano durante la gara e puntualmente due magie ci hanno condannato.
L’essere secondi non deve essere considerato come un demerito, ma sicuramente come una virtù, per una squadra come la nostra costituita in gran parte da giovani.
Il campionato comunque non è finito, dobbiamo avere la forza di guardare avanti”.
Quanto sarà difficile tirare su il morale dei suoi ragazzi in un momento così importante della stagione?
“Io continuo a sostenere che la mia squadra è fatta da uomini prima che da calciatori.
Certo adesso siamo tutti delusi ed amareggiati, ho visto qualcuno piangere, tutti tenevano a fare risultato, ma come detto il calcio è questo, regala soddisfazioni da conservare ed amarezze da cancellare al più presto”.
Trova delle analogie con la sconfitta casalinga disputata contro l’Arezzo, dove il Crotone ha cercato di vincere, ritrovandosi sconfitto nei minuti finali?
“Beh, il Gallipoli certamente è riuscito nel colpaccio come fece l’Arezzo, ma voglio anche sottolineare che quest’oggi ha pareggiato e vinto con due tiri in porta.
Resto comunque della mia opinione, il Crotone deve ripartire dalla sua posizione di classifica, importante e meritata e non è un disonore perdere contro una squadra come quella pugliese.
Sfido chiunque a trovare in Lega Pro un gioco migliore delle due contendenti viste nel pomeriggio allo Scida”.

Galardo e Basso si accodano alle dichiarazioni del Mister:
“Il Gallipoli ha vinto, onore alla squadra pugliese.
Ora le percentuali per una promozione diretta scendono vorticosamente, diciamo al 20%.
Noi comunque non molleremo e cercheremo di fare più punti possibili, poi alla fine si vedrà chi sarà stato più bravo.
Di certo in queste ultime gare siamo stati davvero sfortunati, mentre loro hanno avuto anche la giusta fortuna che in occasioni come queste non deve mancare mai”.

Dall’altra parte Rossi e Molinari fanno fatica a contenere l’emozione:
“Abbiamo disputato un incontro eccezionale, sul loro vantaggio non ci siamo disuniti e poi ci hanno pensato Ginestra e Di Gennaro a suggellare una partita che riteniamo fondamentale per la promozione.
Il Crotone ci ha fatto sudare, non ha mai mollato, merito ai RossoBlù che però oggi hanno dovuto affrontare un avversario ispirato e volenteroso.
Siamo davvero contenti di aver regalato ai nostri fantastici, unici tifosi, una vittoria che a breve potrebbe sancire un risultato storico per la città di Gallipoli”.

L’ultimo ad arrivare è il protagonista della giornata, "Il Principe" Beppe Giannini:
“Vi svelerò un segreto, ad inizio anno Checco Moriero mi aveva incontrato, chiedendomi la disponibilità per la cessione di Ginestra, perché cercava un calciatore che gli avrebbe permesso di poter fare la differenza nella corsa alla vittoria del campionato.
Con questo voglio sottolineare che il Gallipoli non partiva come favorito, che abbiamo dovuto pian piano maturare psicologicamente la nostra forza, per poi applicarla sul campo.
Quello che avete visto oggi è stato il frutto di tanto lavoro, per cui ringrazio i miei ragazzi e la società con a capo il mio Presidente che ha sempre creduto in me e nella squadra”.
L’anno scorso la Salernitana vantava una delle squadre più forti delle ultime stagioni, eppure alla trentunesima giornata aveva ben 5 punti in meno del suo attuale Gallipoli.
Cosa ne pensa?
“Mi rende orgoglioso, questa riflessione sottolinea il fatto che abbiamo una eccezionale media punti e che la squadra ha cercato sempre di vincere, anche se a volte è caduta, ma ha saputo rialzarsi.
Peraltro voglio dire che assieme a noi e al Crotone, abbiamo alle spalle corazzate come Benevento ed Arezzo, per cui non posso che essere soddisfatto”.
Ci ha citato due squadre forti come quella campana e quella toscana.
Quali le differenze con gli Squali, anche in vista dei prossimi Play-Off?
“Diciamo che il Benevento e l’Arezzo sono due compagini esperte, dotate di grosse individualità, ciniche e spietate.
Mentre i Pitagorici hanno la loro forza in Moriero, in un gioco sbarazzino ed arioso, veloce ed imprevedibile.
Rimangono tutte squadre temibili e difficili da affrontare”.
Può darci qualche indicazione sul suo futuro?
“Prima di pensare alla mia carriera, ricordo a tutti che il campionato non è affatto finito e nessuno deve fare l’errore di rilassarsi perché mancano 9 punti all’appello ed il calcio è uno sport dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Una volta che avremo raggiunto il nostro obiettivo, non avrò problemi a parlare col Presidente e sono certo che troveremo un accordo per le prossime stagioni.
Ora però, credo fermamente che il nostro prossimo compito sarà quello di dimenticare subito questa importante vittoria e concentrarci sulla sfida contro il Taranto, perché l’impresa va completata prima di festeggiarla”.

Andrea De Marco