Gli Umbri non demeritano, ma è l’evidente divario tecnico a fare la differenza.
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CROTONE-FOLIGNO 4-2
CROTONE (4-2-3-1): Concetti 7; Galeoto (Cap.) 6,5, Diniz 6,5, Scognamiglio 6,5, Morleo 6,5; Pacciardi 6, Galardo 7; Petrilli 7,5 (
A disposizione: Farelli, Quondamatteo, Pedotti, Orosz.
Allenatore: Francesco MORIERO 8
FOLIGNO (4-3-3): Conti 6; Petterini 7, Buscaroli 5,5, Guastalvino (Cap.) 5,5, Pencelli 6,5 (
A disposizione: Palanca, Cotza, Gregori, Lispi.
Allenatore: Paolo INDIANI 6
Arbitro: Michele GALLO di BARCELLONA POZZO DI GOTTO 5,5 (Dioletta 6 - Tozzi 5).
Marcatori:
Ammoniti: Diniz e Pacciardi (KR); Buscaroli e Cipolla (FG).
Recupero: +2 nel Primo Tempo; +4 nel Secondo Tempo.
Calci d’Angolo: 5 per il Crotone, 8 per il Foligno.
Spettatori: 2500 circa con buona rappresentanza ospite.
NOTE: Pomeriggio parzialmente nuvoloso e fresco; terreno in buone condizioni.
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Prendete un bravo calciatore Brasiliano, motivato ed in smagliante forma dal punto di vista atletico.
Mettetelo in un campo da calcio, in una posizione a lui congeniale e provate a dargli un pallone.
Non potrà non deliziare la platea con tocchi magici e numeri d’alta scuola.
Ecco a voi il ritratto definito di Caetano Prosperi Calil, oggetto apparentemente misterioso del calciomercato estivo Crotonese, ma solita, ennesima scommessa vinta dal direttore sportivo Beppe Ursino e da un talent scout d’eccezione che decise di portarlo alla Fiorentina: Pantaleo Corvino.
A scanso di equivoci, si dovrà pur specificare che non si è ammirato solo il “Calil-Show” allo Scida.
Il malcapitato Falchetto Umbro ha dovuto pagar dazio, nonostante una buona preparazione tattica, chinando il capo di fronte al genio ed allo spietato tasso tecnico degli uomini di Moriero.
La devastante forza di Petrilli, la corsa impetuosa di Morleo e Galeoto, il rientro in grande stile di Galardo, la solita verve di Basso e l’ottima prestazione del sorprendente Diniz, shakerati da un barman d’eccezione come il buon Checco, hanno finito con l’impallinare il povero Conti per ben quattro volte.
Il Foligno di Indiani, uno dei maestri indiscussi di questa Lega Pro e profondo conoscitore delle strategie Pitagoriche, con determinazione e gagliardia era persino riuscito a portarsi in vantaggio.
Poi col passare dei minuti il Crotone è cresciuto, realizzando due reti a dir poco strepitose, segnandone altre due e finendo col vivacchiare di rendita per il resto della partita.
I BiancoAzzurri, ad onor del vero, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, attaccando fino all’ultimo secondo di gara e mettendo i brividi a Concetti in più di un’occasione, ma lo Squalo di questi tempi è un autentico predatore della categoria e difficilmente può recitar la parte della preda in casa propria.
Una reazione ed una volontà, dunque, che lasciano ben sperare in chiave salvezza ed in vista delle prossime nove finali che attenderanno la compagine allestita dal Presidente Zampetti.
La gara appare fin dai primi minuti deliziosa, le portate sono servite fumanti sul tavolo dello Scida.
Indiani prova a cambiare modulo nel tentativo di irrobustire la difesa.
Si passa così dal collaudato 3-4-3 coi tre marcatori difensivi, ad un ben più quadrato 4-3-3 coi terzini Petterini e Pencelli ed i centrali Guastalvino e Buscaroli, schierato a sorpresa al posto di Gregori.
In avanti il velenoso trio formato da Cipolla, Coresi e De Paula.
Moriero risponde con il solito 4-2-3-1, ma da par suo, anche Checco ha un paio di novità per i tifosi locali.
Il rapido Diniz schierato al centro della difesa al posto di Pedotti ed il rientro di Galardo fin dal primo minuto, dopo uno stop durato due mesi per via di un trauma distorsivo subito dopo uno scontro in allenamento.
Nei primi venti minuti le squadre creano pochissime conclusioni pericolose, ma il gioco appare spumeggiante e veloce; la gara in pratica è davvero godibile, specchio limpido della bravura dei rispettivi allenatori.
Si evince tra i Folignati l’importante contributo fornito da Borgese che svaria davvero per ogni zona del campo.
Cipolla e Coresi provano a dettare i tempi su tutto il fronte dell’attacco umbro ed al 22’ minuto, proprio su un pallone tenuto in campo dall’ex-Pistoiese, nasce l’azione che porterà alla marcatura.
Il trequartista infatti, prende palla, converge, supera due avversari ed inventa un taglio rapido per Furiani che con un prodigioso colpo di tacco innesca la cavalcata portentosa di Petterini che penetra di prepotenza nell’area di rigore RossoBlù e viene maldestramente atterrato da Pacciardi.
Il fallo da rigore per Gallo è indiscutibile, ma dopo aver indicato senza indugio il dischetto, l’arbitro siciliano ammonisce per sbaglio Diniz.
Un errore che in un qualche modo peserà sull’incontro, dato che lo stesso Pacciardi sarà successivamente ammonito.
Coresi nel frattempo è spietato e porta in vantaggio i suoi.
La gioia dei Falchetti dura tre giri di lancette.
È il 26’ quando dai 23 metri, su servizio impeccabile di Galeoto, Calil stoppa di petto, fa un passo in avanti ed esplode un bolide che sbatte sulla traversa e termina alle spalle di Conti.
Capolavoro del Brasiliano, giù il cappello.
Gli umbri capiscono che il loro avversario è più vivo di prima e cominciano ad avvicinarsi con minore intraprendenza alla porta difesa da Concetti.
Alla mezzora Borgese, probabilmente il migliore dei suoi, si fa male ed è costretto ad uscire; al suo posto entra Mandorlini.
Il Crotone, liberatosi di un avversario scomodo ci riprova ed al 36’ grazie ad una triangolazione rapida con Galardo, Petrilli, l’enfant prodige RossoBlù, mette al centro un cross calibrato che arriva sui piedi di Basso che al volo e senza pensarci due volte, fa partire una cannonata in piena area di rigore.
Nuovo Eurogol e uno-due pesantissimo subito dagli uomini di Indiani, in pochi minuti.
La mazzata psicologica è evidente; i Pitagorici non aspettavano altro per mettere la gara in cassaforte.
L’indemoniato Petrilli fa infatti le prove del terzo goal, seminando scompiglio lungo l’out di destra e sparando addosso a Conti che con un riflesso felino spedisce il pallone in corner.
Si occupa della battuta Basso, il cronometro segna quota 41 ed è proprio Petrilli che di testa fa nuovamente secco Conti in mezzo ad un nugolo di avversari.
Giunti al 45’, dopo due minuti di recupero, Gallo “dice che può bastare”.
I giocatori rientrano negli spogliatoi tra gli scroscianti applausi di sottofondo, 4 goals visti ed un gioco arioso da entrambe le parti.
È il 48’ quando Calil, ancora lui, riceve un superbo cross da Galardo ed indisturbato, causa l’immobile difesa umbra, insacca di testa.
Al Foligno non rimane che buttare giù la maschera ed attaccare con tutti gli effettivi.
La partita diviene bellissima, la generosità degli umbri è encomiabile.
Per ben tre volte su iniziative di Cipolla, Coresi e Signori, i Falchetti impegnano severamente Concetti.
Al 75’ il nuovo entrato Cesaretti, servito dal piede caldo del fantasista Folignate, anticipa tutti e segna, anche lui di testa, per il 4-2 definitivo.
C’è ancora tempo per vedere Cipolla mettere la palla in rete, su assist di De Paula in evidente posizione di fuorigioco ed un gesto veramente nobile di Basso, che al momento della sostituzione, correndo verso la panchina avversaria, abbraccia i propri mentori: Indiani e Peruzzi.
Scene che vorremmo vedere più spesso sui campi di calcio.
Arrivati al 90’ saranno ben 4 i minuti di recupero che non sortiranno alcun altro effetto sul risultato.
È la fine di una gara intensa, combattuta, spettacolare.
Non poteva essere altrimenti in questo scontro tra titani del metodo calcistico.
L’allenatore emergente batte quello esperto, in un duello fatto di perle tattiche e gesti tecnici di ben altra categoria.
SALA STAMPA:
Era prevedibile questa sconfitta, visto l’andamento casalingo del Crotone?
"Beh, nel calcio non si dovrebbe mai mettere in preventivo una disfatta, per una serie di fattori, specie quelli motivazionali.
Noi abbiamo provato a fare la nostra gara e sono soddisfatto della prestazione, ma devo dire con sincerità che i RossoBlù hanno dimostrato cosa vuol dire avere qualità ed essere momentaneamente la capolista del Girone.
A tratti nonostante ce la mettessimo tutta, facevamo fatica a prendere la sfera, perchè sul possesso di palla i nostri avversari sono stati bravi, molto bravi".
Il Foligno ha continuato a sperare nella rimonta fino all’ultimo secondo di gara: si può affermare che sarà questa la strada giusta per raggiungere la salvezza in previsione delle nove finali che vi attenderanno?
"In verità bisogna ammettere che dopo il 4-1 ci aspettavamo un calo di entusiasmo e non abbiamo lesinato energie per provare almeno a dimezzare lo svantaggio.
È un segnale importante, fare punti qui è difficile per tutti, quindi dobbiamo guardare alla prestazione e tentare di ripeterla sul piano mentale e della volontà”.
Quali sono i motivi della sostituzione di Borgese alla mezzora?
"Questa è stata un’altra brutta gatta da pelare durante la partita.
Per altro il ragazzo stava disputando una gara attenta ed importante.
Purtroppo si è fatto male e tuttora non conosciamo l’esatta entità dell’infortunio.
In prospettiva, spero di cuore che non sia niente di grave”.
Un ottima prestazione degli esterni (in particolare di Pippo Petterini n.d.r.), tanti schemi offensivi, ma, sul mero piano della qualità, il tridente è per lei stato soddisfacente?
"Sono sincero nel dire che avrei voluto vedere la lucidità espressa dai miei tre ragazzi in altre occasioni.
Ogni gara ha comunque una sua storia, ne si può pretendere sempre che tutto funzioni come dovrebbe”.
Arrivano Basso e Calil raggianti, il primo appare sicuro:
"Spero che la partita di Potenza ci sia servita da lezione.
Abbiamo capito che bisogna tenere alta la concentrazione contro chiunque e far di tutto per ottenere i tre punti.
Oggi siamo passati in svantaggio e non abbiamo mollato, è un segnale positivo”.
Per chi tiferai nel posticipo?
“Devo essere sincero, lo guarderò senza fare il tifo per nessuno, noi abbiamo fatto il nostro dovere ed è questa la cosa più importante.
Dopo questa fatica posso starmene seduto tranquillamente sulla poltrona e guardare da spettatore un'altra bella partita di calcio”.
Calil fa i complimenti a Moriero:
“Siamo un grande gruppo, ho compagni davvero eccezionali e sono felicissimo di poterli aiutare.
Il Mister ha compreso le mie motivazioni ed io sto cercando di ripagare le sue scelte con tutta la voglia che ho dentro”.
Ti sei chiesto perché il tuo allenatore ora ti sta impiegando di più rispetto a prima?
“Non posso nascondere la mia felicità rapportata all’ impiego dal primo minuto.
Bisogna anche dire che non è mai facile fare determinate scelte.
Nel girone d’andata a contendermi il posto da titolare c’era anche un bravo calciatore come Espinal.
Per me è importantissimo, fondamentale, allenarmi con tutte le energie possibili, al massimo della concentrazione e della volontà.
Poi quando ci sono delle qualità credo che la determinazione alla lunga nel calcio paghi”.
Mister Moriero in viso esprime la consapevolezza di chi sta lottando per un traguardo importante…
“Ancora una gara difficile, ancora una grandissima prestazione da parte dei miei ragazzi, che hanno dovuto recuperare un goal di svantaggio contro una squadra ben allenata e pericolosa.
Quando siamo andati sul 4-1 ho temuto un calo di concentrazione fisiologico, ma non ho mai dubitato della determinazione.
Permettetemi una battuta in proposito, ci troviamo di fronte a dei professionisti seri; non ci sono solo bravi calciatori a Crotone, ma uomini con gli attributi e la città deve essere fiera di questo”.
Ci ha sorpreso tutti con Diniz al posto di Pedotti…
“È semplice, mi serviva l’apporto di una maggiore velocità ed esplosività in fase di marcatura ed aggiungo di aver visto una grande prestazione da parte sua”.
Ci dia la sua opinione su Petrilli, oggi davvero devastante, un giovane su cui ha puntato molto…
“Io ho creduto e scommesso su di lui fin dal mio arrivo, avendo notato le sue caratteristiche nella scorsa stagione e comprendendo le potenzialità di questo ragazzo.
Finalmente ieri abbiamo visto di cosa è capace, deve solo convincersi delle qualità di cui è dotato, per dar spazio ad una continuità che ancora non c’è e dovrà trovare.
Credetemi, so che può far ancora meglio di così, lo abbiamo aspettato tanto, ora speriamo che insista su questa strada”.
Primo posto in classifica in attesa di un posticipo al cardiopalma.
Cosa teme di più, il ritorno dell’Arezzo o la fuga del Gallipoli?
“Non ho dubbi, io temo solo il mio Crotone.
Arrivati a questo punto è chiaro che per prima cosa dobbiamo fare la lotta su noi stessi, senza pensare a quello che fanno gli altri.
Alla fine i nodi verranno al pettine e la classifica ci dirà chi sarà stato il più bravo”.
Allenatore umile Checco, uno di quelli che credono molto al lavoro e poco alle chiacchiere, dando sempre più dimostrazione della fondatezza dei tanti attestati di stima profusi dai diversi addetti ai lavori.
Andrea De Marco
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