domenica 12 aprile 2009

Il Crotone impatta contro la Paganese guadagnando un punto amaro che accresce la speranza della Promozione!

I RossoBlù non riescono a battere i coriacei AzzurroStellati, ma allungano in classifica mentre il Gallipoli affonda a Sorrento.
Parapiglia in coda alla partita.
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CROTONE-PAGANESE 1-1

CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeoto (Cap.) 6,5, Diniz 7, Scognamiglio 6, Morleo 6; Pacciardi 7, Carcuro 6; Aurelio 6 (57’ Petrilli 6,5), Calil 6,5, Basso 5,5; Russo 6 (77’ Paponetti sv).
A disposizione: Farelli, Cafiero, Figliomeni, Pedotti, Orosz.
Allenatore: Francesco MORIERO 6,5

PAGANESE (3-4-3): Melillo 6,5; Astarita 6,5, Taccola 6,5, Chiavaro 6; Imparato 6,5, Cucciniello 6,5, Caracciolo 7, De Giosa (Cap.) 5,5 (58’ Bacchi 6,5); Iraci 6 (58’ Diogo 7), Fanasca 6, Zarineh 7,5 (81’ Capodoglio sv).
A disposizione: Pantanelli, Legittimo, Fiorentino, Berardi.
Allenatore: Eziolino CAPUANO 6,5

Arbitro: Lorenzo SPADACCINI di VASTO 6 (Fontanarosa 6 - Campana 6).

Marcatori: 42’ Pacciardi (KR); 66’ Zarineh (PA).

Ammoniti: Carcuro, Basso, Pacciardi e Paponetti (KR); Iraci, Imparato e Chiavaro (PA).

Recupero: +2 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Calci d’Angolo: 6 per il Crotone, 3 per la Paganese.

S
pettatori: 3000 circa con buona rappresentanza ospite.
NOTE: Pomeriggio fresco e soleggiato; terreno in ottime condizioni.
Esposto a centrocampo, prima della partita, uno striscione in ricordo di Valentina, diciassettenne crotonese deceduta ieri mattina.
È stato inoltre osservato un minuto di raccoglimento a suffragio delle vittime del terremoto in Abruzzo.
La società Pitagorica ha deciso di donare un euro di solidarietà per ogni biglietto venduto.

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Crotone - Sabato 11 Aprile 2009, Ore 15:00 - Stadio Comunale “Ezio Scida".

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Il campionato non si ferma di fronte al dramma abruzzese, “The show must go on” tuonava spesso negli anni '80, la splendida voce del grande Freddy Mercury.
Si gioca così all’Ezio Scida una partita dal risultato che appare quasi scontato, andando a sbirciare fra le statistiche degli Squali.
Un Crotone dal ruolino interno spaventoso, quasi imbarazzante, ospita la squadra campana dopo aver conquistato ben dodici vittorie, un unico pareggio ed una sola sconfitta tra le mura amiche.
I RossoBlù di Moriero, senza timore dell’alta quota, impongono a loro stessi il compito di tenere alta la concentrazione, perché la Paganese arriva con le credenziali da avversario ostico e scorbutico, avendo subito una sola rete nelle ultime quattro gare, terminate peraltro con l’acquisizione di ben otto punti e condite da una prestigiosa vittoria a Perugia.


PRIMO TEMPO:
Eziolino Capuano, allenatore dal carattere estroso, schiera un 3-4-3 mascherato, corto, pronto alle chiusure massicce schiacciandosi in un 5-4-1 ed alle ripartenze rapide, velenose, usufruendo del rientro di Imparato sulla linea dei difensori al fianco di Taccola, Chiavaro ed Astarita e del ritorno del capitano De Giosa, che aveva saltato la gara contro il Pescara, piazzato esterno di centrocampo assieme al pendolo Iraci a supportare il gioco del corridore Caracciolo e del giovane Cucciniello, sistemato come guastatore tra le linee.
In appoggio alla punta Zarineh, c’è il tecnico Fanasca.
Di contro Checco Moriero va in campo con il suo modulo consolidato, inserendo Aurelio sulla trequarti al fianco di Calil e Basso e confermando la solida difesa a quattro composta da Galeoto e Morleo esterni, Diniz e Scognamiglio centrali.
L’impostazione della manovra è affidata a Carcuro e Pacciardi, mentre è assente Galardo che sconta il suo secondo turno di squalifica, dopo il rigetto del ricorso presentato dal Crotone.
In avanti come al solito c’è Russo.
La prima azione della gara è proprio dell’attaccante RossoBlù che al 12’ si accentra e prova un tiro velleitario che finisce lento a lato della porta difesa da Melillo.
Al 15’ è De Giosa che scodella un pallone in area senza impensierire la difesa locale.
Un minuto dopo, la velocità dei padroni di casa atterrisce gli uomini di Capuano: triangolazione fulminea sull’asse Carcuro-Calil-Aurelio e pennellata di ritorno per il brasiliano che calcia al volo, sfiorando la marcatura da applausi.
Subito dopo è Russo che tenta una conclusione velenosa che il portiere campano riesce a neutralizzare.
Al 28’ brivido in area crotonese: l’esperto Taccola piazza un lungolinea che attraversa una selva di gambe e rischia di ingannare Concetti che con qualche difficoltà sventa il pericolo.
Al 30’ lo strepitoso Diniz inventa un lancio calibrato che taglia il campo per una sessantina di metri servendo Basso.
Il furetto, senza pensarci troppo, esplode un bolide “sotto al sette”, ma Melillo con un intervento prodigioso si rifugia in corner: la partita si infiamma.
Al 40’ è ancora Basso ad insinuare un fendente con la palla che termina di poco a lato.
La Paganese sembra contenere bene il Crotone, ma lo Squalo è irrefrenabile e non aspetta altro che un black-out dei rivali per colpire ed affondare.
Al 42’ un lungo lancio di Carcuro, trova la “spizzata” di testa di Russo che finisce per alzare un campanile pericoloso nella zona di Pacciardi.
Il possente crotonese, svetta sul pallone, anticipa Melillo dagli otto metri e lo fa secco, conseguendo il meritato vantaggio dei padroni di casa.

Dopo due minuti di recupero, termina così un primo tempo scoppiettante.


SECONDO TEMPO:
La partita riprende senza cambi: i due allenatori confermano le disposizioni date nei primi quarantacinque minuti fino al 58’, quando Capuano prova ad appesantire le azioni offensive dei suoi ragazzi con gli inserimenti dell’esterno Bacchi e del regista offensivo Diogo: si passa al consolidato 3-4-1-2.
I campani prendono coraggio e già al 60’ impensieriscono severamente Concetti con un colpo di testa di Zarineh al termine di una convulsa azione di gioco.
Al 66’ la caparbia degli AzzurroStellati viene però premiata: con un calcio d’angolo preciso, è proprio il nuovo entrato Diogo ad imbeccare la roboante discesa in area di Zarineh che con spietatezza anticipa tutti ed incrocia il pallone di testa, insaccandolo alle spalle dell’incolpevole portiere RossoBlù.
La partita vive ora una fase di gioco disordinata con Capuano che riesce ad irretire perfettamente la manovra degli uomini di Moriero.
Non accade così più nulla fino all’85’, quando Petrilli ruba il pallone a centrocampo e serve Basso che scodella in mezzo per l’accorrente Paponetti: colpo di testa e sfera alle stelle.
Gli ultimi minuti di gioco sono intensi, il Crotone tenta disperatamente di realizzare la rete del vantaggio ed al 90’ Petrilli può calciare davanti a Melillo che però miracolosamente respinge.
Al 92’ è poi Concetti a dover fare gli straordinari per salvare un liscio di Scognamiglio che favorisce l’entrata in area di Diogo, anticipato dal portiere.

Passano infine altri tre minuti di recupero ed all’arbitro non rimane che il triplice fischio.
Sembra un finale tranquillo mentre i calciatori fanno il loro ritorno negli spogliatoi, ma all’improvviso scoppia un parapiglia che nessuno si aspetta, coinvolgendo per qualche minuto nella confusione generale anche l’allenatore
Capuano ed alcuni tesserati delle due squadre.
Una scena che di questi tempi è opportuna come i cavoli a merenda.

SALA STAMPA:
Il primo ad arrivare in sala stampa è il Presidente del Crotone Salvatore Gualtieri...
“Prima di tutto tengo a precisare che considero riprovevole l’episodio del parapiglia finale.
Lo condanno fermamente.
La gara contro la Paganese è stata davvero difficile, perché gli avversari si difendevano con tutti gli effettivi e ripartivano velocissimi, dimostrando una buona condizione fisica.
Dobbiamo però essere coscienti che, nonostante il pareggio casalingo, siamo riusciti ad allungare di un altro punto sul Gallipoli e che a Sorrento ci attenderà un’altra battaglia contro una compagine che ha dimostrato di non temere le prime in classifica.
Non possiamo mollare, dovremo essere, ora più che mai, pronti a centuplicare le forze ed a trovare tutte le energie per non cedere il passo, riuscendo a costruire un’altra ennesima, grande prestazione".

Moriero oggi non avrebbe voluto giocare:

“Faccio fatica a parlare di calcio.
Siamo stati costretti a lavorare in un giorno in cui era preferibile fermarsi e riflettere.
Personalmente non posso far altro che dedicare un pensiero alle vittime di un terremoto che ha sconvolto tutti.
A questo proposito anche io, come il Presidente, reputo davvero sgradevoli alcuni gesti avvenuti a fine partita ed i miei ragazzi sanno quanto mi fa rabbia quando capitano cose di questo tipo che nulla hanno a che fare con il mondo dello sport.
Tengo a dire, però, che sempre più spesso ormai si vedono scene di quel tipo e che proprio per questo desidero che i calciatori del Crotone si distinguano anche nei comportamenti, visto che siamo primi e dobbiamo dare l’esempio su tutto”.
Un punto importante che però lascia l’amaro in bocca...
“Certamente tenevamo ad una vittoria che ci avrebbe fatto sognare davvero.
Però l’avversario di oggi era difficile da incontrare e sapevo che avremmo incappato in qualche difficoltà nel fare gioco tra gli spazi chiusi da Capuano.
Bisogna dire ad onor del vero che solo un episodio ci ha condannati al pareggio, anche se poi abbiamo addirittura rischiato di perdere, attaccando senza un criterio tattico, come abbiamo fatto nell’occasione della sconfitta interna contro l’Arezzo.
Teniamoci il punto e dimentichiamo questa gara.
Da ora nella nostra testa dovrà esserci solo il Sorrento, una tappa importantissima che speriamo di non fallire.
Comunque andranno le cose, stiamo comunque realizzando un’impresa, siamo primi a due punti dalla seconda, in un sogno che sembrava irrealizzabile ad inizio stagione”.

Capuano è felice per la prestazione della sua squadra e non risparmia qualche frecciata:
“Nel calcio dovremmo fare tutti un passo indietro.
A prescindere dall’appartenenza alle due società, chi ha sbagliato nel parapiglia finale deve vergognarsi di far parte di questo mondo.
Evito di dilungarmi sull’accaduto perchè voglio piuttosto sottolineare l’impresa dei miei ragazzi.
Siamo riusciti a costruire un capolavoro tattico, proteggendoci con un modulo coperto ed annullando tutte le memorie e gli schemi offensivi avversari.
Il Crotone è la squadra più forte del torneo, ha un allenatore straordinario e degli esterni portentosi.
Ho cercato di studiare un modo per evitare i loro continui, rapidi raddoppi sulle corsie laterali ed alla fine possiamo dire che la missione è stata compiuta, avendo ottenuto un pareggio d’oro sul campo più difficile del torneo.
Se dovessimo salvarci senza andare ai Play-Out, dopo il complicato mercato di gennaio, potremmo dire di aver vinto la nostra Champions League”.

Il Crotone allunga dunque sul Gallipoli, con la convinzione che il sogno può diventare realtà, condita da un leggerissimo senso di frustrazione, avendo sciupato una ghiotta occasione per imporre ai rivali una fuga che avrebbe avuto davvero il sapore gustoso della promozione.
La Paganese trova invece un punto di platino, per una salvezza tranquilla che a gennaio sembrava una chimera.

Andrea De Marco

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