domenica 28 settembre 2008

La "Legge dello Scida" non perdona, il Crotone torna alla vittoria.

Moriero: “Abbiamo fatto una prestazione di sostanza contro il migliore avversario visto finora”
Papagni: “Il Crotone ha meritato, ma i miei ragazzi hanno disputato una buona partita”

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CROTONE- BENEVENTO 1-0

CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, Rossi, Maietta, Morleo; Pacciardi, Galardo; Petrilli (61' Triarico), Espinal (73' Vicedomini), Basso (85’ Aurelio); Russo.
A disposizione: Farelli, Borghetti, Figliomeni, Calil.
Allenatore: Francesco MORIERO

BENEVENTO (4-4-2): Gori; Colombini, Ignoffo, Langella, Cattaneo (67’ Di Piazza); Palermo (72’ Statella), Cejas, Cinelli (61’ Imbriani), Tesser; Clemente, Bueno.
A disposizione: Corradino, Castaldo F., Sgambato, Tufano.
Allenatore: Aldo PAPAGNI

Arbitro: Pecorelli di Arezzo (Messina / Salvato).

Marcatore: 34’ Basso (KR).

Ammoniti: Pacciardi (gioco scorretto), Russo (reazione) (KR); Clemente (simulazione), Tesser (gioco pericoloso), Imbriani (gioco scorretto) (BN).

Calci d'angolo: 8 per il Crotone, 5 per il Benevento.

NOTE: Giornata fresca con temperatura sui 20°.
Terreno di gioco in pessime condizioni.
Circa 2.000 spettatori presenti con 400 tifosi ospiti.

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Crotone - Domenica 28 Settembre 2008, Ore 15:00 - Stadio Comunale Ezio Scida.
Doveva essere una gara accesa, combattuta, un cosiddetto “Match Clou” e così è stato per i pochi spettatori presenti sugli spalti.
Sottolineiamo il pochi, perché crediamo che una squadra come il Crotone, non meriti l’incredibile abbandono che i tifosi in queste ultime due stagioni stanno evidenziando in tutti i settori dello stadio.
Il Benevento ha dimostrato un’ottima organizzazione di gioco, mista a determinazione e forza fisica, ma contro i RossoBlù in versione casalinga, c’è stato davvero poco da fare.
Le ha provate tutte ed in tutti i modi mister Papagni, un signore allenatore dentro e fuori dal campo, ma oggi i terribili ragazzi Pitagorici avevano una motivazione ardente, quella di ben esordire davanti al pubblico di casa e hanno fatto la partita fino all’ultimo secondo della gara.
Moriero
schiera i suoi calciatori come al solito, con la strepitosa diga Pacciardi affianco al costruttore Galardo a centrocampo, coadiuvati dai sicuri centrali difensivi Rossi e Maietta e dai velocissimi terzini Morleo e Galeoto, trentaseienne dalla tenuta atletica di un ragazzino.
In avanti il devastante Basso ed il mobile Petrilli aiutati dalle sponde di Russo e dai tagli di Espinal.
Le Streghe si affidano alle iniziative di Bueno (questa volta con le polveri bagnate per la verità), supportato dal talento di Clemente.
Eccezionale come al solito l’apporto di potenza fisica e tecnica da categoria superiore di Cejas.
In difesa bene gli ottimi Ignoffo e Landaida.

PRIMO TEMPO
La partita decolla all’improvviso nei primi minuti di gioco, con le due formazioni che si temono, si studiano, cercano di individuare i rispettivi punti deboli dove affondare.
Già al terzo minuto, Petrilli dopo un’azione ficcante entra in area e tira, ma Gori controlla bene.
Subito i GialloRossi si propongono con un tiraccio a lato di Cejas e con Clemente che non riesce a controllare la forza del tiro dopo una distrazione di Rossi, spedendo il pallone in curva.
Si nota a tutto campo la presenza fisica di Russo, davvero un altro giocatore rispetto a quello visto nelle ultime stagioni ed il talento di Galeoto che, si chiude, ma sa anche cucire i reparti che è una bellezza.
Al quarto d’ora Pacciardi esplode una bomba da quasi trenta metri che l’ottimo Gori riesce a controllare a fatica.
La partita si gioca con equilibrio ed a centrocampo fino al minuto 34.
Su uno dei tanti calci d’angolo dell’incontro, Galeoto ruba il tempo a Colombini e chiede l’assist a Morleo: l’esperto esterno difensivo finta ancora sul terzino Beneventano e scocca un tiro potentissimo che Gori respinge prodigiosamente.
Sul lato opposto però è ben appostato Basso che con la solita spietatezza rompe l'incantesimo delle Streghe.
È l’1-0 che deciderà la gara.
Il primo tempo termina praticamente qui, con Papagni che cerca di distrarre gli esterni Pitagorici invertendo la posizione di Tesser e Palermo, ma senza esito positivo.

SECONDO TEMPO
I padroni di casa non hanno nessuna intenzione di mollare la presa, Moriero in settimana aveva strigliato i ragazzi invitandoli a non perdere la concentrazione, come già successo a Cava de’ Tirreni.
Dopo i primi 5 minuti le squadre cominciano ad allungarsi di brutto.
Il Crotone vuole il raddoppio, le Streghe il pareggio.
È il minuto 51 quando Cejas usufruisce di un pericolosissimo calcio di punizione ai limiti dell’area.
Grande botta, deviazione della barriera e pallone che supera Concetti, ma sbatte sulla traversa!
Ad Ignoffo non par vero colpire di testa sulla ribattuta, mandando incredibilmente a lato, con la porta libera spalancatagli davanti.
Per i GialloRossi era l’occasione della vita, che finirà con l’allarmare definitivamente il Crotone.
Moriero
indovina così la mossa, indietreggiando Pacciardi davanti alla difesa a quattro e da questo momento in poi la partita verrà fatta dai Pitagorici.
Il "Mastro Lindo" RossoBlù, comincia infatti a macinare chilometri ed a catturare palloni senza pietà, irretendo continuamente le linee avversarie con il solo Cejas a tentare di rianimare i suoi.
Basso nelle ripartenze si ritrova sempre palla al piede contro Cattaneo che nell’uno contro uno, arranca più di una volta costringendo Papagni alla sostituzione.
La partita vive di fiammate, il Benevento ci prova alternando un 4-2-3-1 ad un 4-3-3, grazie alle doti del nuovo entrato Imbriani, ma senza concretizzare la grossa mole di gioco, sprecando al 92° una occasione d'oro capitata sui piedi di Statella, mentre il Crotone affonda di continuo negli spazi lasciati liberi dalle Streghe, fino all’ultimo secondo quando il nuovo entrato Aurelio, in contropiede, da una palla solamente da appoggiare in rete a Triarico che sbaglia il 2-0 in malo modo.

Sarebbe stato un passivo troppo pesante per un Benevento forte e compatto, in una partita bella, accattivante, davvero di categoria superiore.

SALA STAMPA:
Papagni è il primo a prendere il microfono:
“È stata una gara molto bella ed intensa, nonostante un terreno di gioco davvero impraticabile.
Conosco molto bene i calciatori del Crotone e sapevamo che i Pitagorici avrebbero disputato una partita di buon livello.
Abbiamo provato a pareggiare e siamo stati anche sfortunati in occasione della traversa e della conseguente occasione per Ignoffo, ma alla fine ammetto che ha vinto chi meritava”
È stata una partita combattuta ed equilibrata e forse ne ha risentito la velocità...
“È vero, ma ripeto, si faceva fatica a giocare palla a terra ed a correre a causa del campo e credo che di più entrambe le squadre non potevano fare”
Quanto hanno pesato le assenze di Evacuo e quella di Castaldo?
“Non mi piace parlare degli assenti, anche se sappiamo che dovremo aspettare Evacuo ed indubbiamente anche il forfait forzato di Castaldo ci ha complicato le cose, ma più che riferirmi ai singoli, purtroppo stiamo facendo fatica in fase difensiva perché a parte Ignoffo e Landaida, gli altri risentono un pò nelle chiusure e nelle coperture, essendo molto più bravi nella tenuta offensiva”
Proprio Cattaneo ha subito tantissimo un ispiratissimo Basso
“Conosco benissimo Simone e si è trovato nella sua posizione ideale: quella di poter andare nelle ripartenze, all’uno contro uno ed allora, per il nostro terzino, si è fatto tutto più difficile”

Moriero saluta il collega e spiega subito:
“I ragazzi ci tenevano a riscattarsi dopo gli scellerati 20 minuti di Cava.
Devo dire che il pubblico, poco, ma buono, ci ha davvero aiutati nella fase topica della partita e li ringrazio di cuore.
Avevamo bisogno di una iniezione di fiducia, perché vi assicuro che lavoriamo con tantissima intensità durante la settimana ed i risultati poi si vedono la Domenica”
Questa volta la concentrazione e la voglia di vincere si è vista fino all’ultimo secondo…
“Infatti abbiamo sbagliato anche il raddoppio, ma non c’è ombra di dubbio che stavolta abbiamo dimostrato di aver imparato la lezione.
Dobbiamo cercare di giocare con la stessa intensità, fino a quando la partita lo richiede”
Cosa ha pensato quando ha visto il pallone di Cejas sbattere sulla traversa ed Ignoffo sbagliare la successiva ribattuta?
“Sono occasioni che capitano ed a volte ti vanno bene, come in questo caso.
C’è da dire che anche Triarico ha avuto una palla da spingere in rete ed è stato sfortunato, per cui alla fine, è inutile recriminare troppo sugli episodi mancati”
Come mai i RossoBlù ci mettono un pò a carburare?
“È una cosa che ho notato, ma la soluzione a questo problema, come a quello della concretezza sotto porta, la troveremo solo lavorando, sperando di migliorarci ancora tanto”

Galardo è felicissimo per i compagni più giovani:
“Sono venuti a Crotone dei ragazzi davvero straordinari che hanno bisogno di tutta la fiducia dell’ambiente.
Vi assicuro che durante la settimana lavoriamo intensamente ed io che ormai sono più in là nella carriera, sono davvero felicissimo per i loro miglioramenti”
Il Benevento vi ha fatto soffrire con un ottimo possesso palla...
“Certo, perché la squadra GialloRossa è una delle più forti e per me è un doppio motivo di orgoglio averli battuti con merito”
In cosa si può migliorare?
“Il pubblico sugli spalti.
Io sono Crotonese e provo tristezza nel vedere lo stadio di casa mia in queste condizioni.
Non è giusto e non capisco il perché.
Partite del genere in Prima Divisione, meritano cornici ben più importanti”

Basso è soddisfatto per la prestazione e per la rete.
“Mi sentivo bene ed ho dato tutto me stesso, alla fine quando segni e vinci è ancora più bello”
Gli avversari facevano fatica a contenerti...
“Ma la buona prestazione la devo anche agli altri ragazzi, quando si gioca bene, è più semplice esaltarsi”

Per il Crotone sarà dunque importante confermarsi a questi livelli, finalmente anche lontani dallo stadio amico, in quel di Castellammare di Stabia, mentre per il Benevento potrà esserci pronta riscossa già in casa, contro la forte Ternana.

Andrea De Marco

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