domenica 10 maggio 2009

Crotone: Cuore, Vittoria e Play-Off!

Sotto un sole caldissimo, i RossoBlù abbattono un gran Perugia e conquistano matematicamente almeno la terza piazza della classifica che vale gli spareggi per la promozione in Serie B.
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CROTONE-PERUGIA 2-1

CROTONE (4-2-3-1): Farelli 7; Galeoto (Cap.) 7, Diniz 7, Pedotti 6,5, Morleo 6; Pacciardi 7, Carcuro 6,5; Aurelio 6,5 (79' Orosz sv), Calil 6 (88' Figliomeni 7), Basso 7; Paponetti 6 (63' Petrilli 6).
A disposizione: Senatore, Quondamatteo, Cafiero, Triarico.
Allenatore: Francesco MORIERO 7

PERUGIA (4-4-2): Benassi 6; Pagani 6,5, Raimondi 6, Accursi (Cap.) 6,5, Barbagli 6 (86' Federici sv); Stamilla 6,5, Gatti 6 (52' Boldrini 6), Mezavilla 6, De Giorgio 6,5; Del Core 6,5, Cutolo 7,5.
A disposizione: De Marco, Zoppetti, Fiorucci, Di Stani, Ubaldi, Boldrini, Federici. Allenatore: Giovanni PAGLIARI 6

Arbitro: Mauro VIVENZI di BRESCIA 7 (Battista 6,5 - Forcignanò 6,5).

Marcatori: 50’ Pacciardi (KR); 74’ Cutolo (PG); 85’ Basso su rigore (KR).
Ammoniti: Barbagli e Boldrini (PG); Pacciardi, Carcuro, Diniz e Galeoto (KR).
Recupero: +1 nel Primo Tempo, +5 nel Secondo Tempo.
Calci d’Angolo: 5 per il Crotone, 8 per il Perugia.
Spettatori: 1500 circa con una piccola rappresentanza ospite.
NOTE: Pomeriggio caldo ed assolato; terreno in ottime condizioni.
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Crotone - Domenica 10 Maggio 2009, Ore 15:00 - Stadio Comunale “Ezio Scida".

Fonte: http://it.youtube.com/fctelevision
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Dopo aver perso vetta e secondo posto nel giro di due domeniche, il Crotone si appresta a vivere un’altra giornata di passione, contro una delle squadre più coriacee e difficili da battere, il Perugia di Giovanni Pagliari.
I Grifoni in tutto l’arco del campionato, pur segnando poco, si sono consolidati al centro della classifica grazie alla miglior difesa del torneo a pari merito con il Gallipoli, con 28 reti incassate di cui appena 17 subite in trasferta.
Il ritratto della partita è chiarissimo: gli umbri approdano allo Scida, senza nulla da perdere, cercando i punti della salvezza matematica ed affidando alla forte fase difensiva la custodia del pareggio, tentando lo sgambetto ai Pitagorici con le rapide ripartenze dei propri velenosissimi attaccanti.
Gli Squali sono costretti a vincere assolutamente per piazzarsi nel migliore dei modi nella griglia Play-Off, approfittando magari di un passo falso del Benevento nel derby campano contro la Cavese, per poi giocarsi il tutto per tutto a Foggia.
Pagliari schiera i BiancoRossi con un 4-4-2 con Pagani e Barbagli laterali difensivi e Raimondi ed il forte capitano Accursi centrali.
A centrocampo i Pitagorici dovranno fare molta attenzione al marcatore dell’andata, il brasiliano Mezavilla con al suo fianco il duttile Gatti, il rapido Stamilla ed il pericoloso De Giorgio.
In avanti due calciatori dotati di una tecnica fuori dal comune, Del Core e lo spauracchio Cutolo, che ha sempre inciso profondamente nelle gare affrontate contro i RossoBlù.
Indisponibili Ferrari, Mazzeo e Pizzolla, mentre Calori è squalificato.
Il Crotone di Moriero è invece in completa emergenza: al centro della difesa, Pedotti sostituisce lo squalificato Scognamiglio, a centrocampo Galardo fa posto a Carcuro, mentre il rientrante Paponetti prende il posto di Russo al centro dell’attacco ed Aurelio è schierato in luogo di Petrilli.
In porta è assente ancora Concetti per infortunio, al suo posto il bravo Farelli.

PRIMO TEMPO:
Le due squadre si affrontano fin da subito a viso aperto.
La prima iniziativa è sui piedi di Paponetti che ricevuta palla da Pacciardi, entra in area, si allarga e calcia di poco alto sulla traversa.
Un minuto dopo è Calil che ci prova dai 20 metri, ma anche questo tiro è fuori dallo specchio della porta.
Al 16’ il Grifo tenta il colpaccio con il terribile Cutolo: il folletto da posizione laterale esplode un bolide che finisce sulla traversa e un minuto dopo è De Giorgio, a divorare la marcatura davanti a Farelli.
Il Perugia insiste, mentre i RossoBlù incredibilmente appaiono molli e timorosi.
Del Core appoggia a Cutolo che spara all’indirizzo dell’incrocio dei pali: la sfera finisce a lato di pochissimo.
Il Crotone si sveglia alla mezzora quando su azione insistita di Calil, Basso mette in mezzo per Paponetti che si libera della marcatura e colpisce: Benassi è attento e con sicurezza fa sua la sfera.
Ma è un fuoco di paglia, i Pitagorici esprimono il peggio del loro repertorio, in una fotocopia sbiadita ed ingloriosa del bel Crotone ammirato poche settimane prima.
Al 45’ Paponetti cerca di piazzare il pallone dai 18 metri, ma una deviazione di Accursi gli nega la gioia del goal e nel calcio d’angolo successivo, Basso cerca la prodezza di controbalzo, senza fortuna.
L’arbitro fischia la fine del primo tempo, mentre lo Scida appare spento, quasi vuoto nell’animo e negli entusiasmi, sotto un solo cocente che ha penalizzato fortemente i ventidue calciatori in campo.
Nel silenzio tombale che avvolge il campo di gioco, i tifosi riescono persino a parlare con gli atleti di casa e quelli ospiti, come se si giocasse una partita di fine torneo fra due squadre che nulla hanno più da chiedere alla classifica, in uno scambio di battute, divertente, ma dal sapore fin qui davvero amaro.

SECONDO TEMPO:

La partita riprende senza cambi: i due allenatori confermano le disposizioni date nei primi quarantacinque minuti, ma i Pitagorici appaiono finalmente più motivati.
Il primo tentativo è proprio dei RossoBlù al 46’ con un colpo di testa di Pacciardi deviato in corner da un difensore umbro.
Due minuti dopo è Gatti ad impensierire Farelli, ma il suo tiro è debole e centrale.
Al 50’ la svolta: Basso batte un calcio d’angolo corto per Calil, il brasiliano piazza la sfera al centro dell’area di rigore dove Paponetti spizzica per Pacciardi che con un colpo di biliardo insacca alle spalle di Benassi.
Un vantaggio importantissimo che restituisce momentaneamente il secondo posto al Crotone.
La partita vive nuovamente una fase di stanca fino al 74’, quando Cutolo prende palla fuori dall’area di rigore e con un colpo di genio piazza un diagonale fulminante per Farelli che nell’occasione appare leggermente in ritardo e non riesce a respingere.
Un pareggio cercato ed inventato dal talentuoso giocatore ex-Taranto che esalta il Grifo, ripresentatosi dalle parti della difesa RossoBlù con un tiraccio esploso da Del Core, che il portiere Pitagorico respinge non senza difficoltà.
I giocatori crotonesi in preda al panico per via di un campionato che sta sfuggendo di mano proprio nelle battute finali, gettano via la maschera, animando cuore e pompando sangue e corsa nella vene, anche quando l’impresa diviene disperata, oltre ogni ostacolo ed all’84’ l’incredibile, gigantesco Galeoto, con una discesa fulminante, entra in area ed anticipa Barbagli che lo ostacola irregolarmente.
L’arbitro fischia il rigore che Basso trasforma con freddezza.
Sembra il colpo del knock-out, ma il Grifo rinasce dalle ceneri come una Fenice.
Cutolo, un’autentica spina nel fianco dello Squalo per tutta la durata dell’incontro, non ne vuole sapere di mollare e due minuti dopo esegue l’ennesima stoccata che Farelli con un’autentica prodezza respinge in corner.
Ed il devastante calciatore umbro, ci riprova ancora un instante dopo, infiltrandosi a sorpresa fra le linee e stoppando un pallone giunto dalle retrovie che gli permette di ritrovarsi dinanzi al portiere RossoBlù.
Sembra l’incubo finale per i Pitagorici mentre il tiro a botta sicura sta per insaccarsi nella porta, quando si materializza dal nulla il neo-entrato Figliomeni, che con una diagonale perfetta, un autentico miracolo difensivo, salva le sorti della propria squadra.
Un intervento davvero decisivo per il Crotone che vale quanto una marcatura all’ultimo minuto.
Il Perugia non smette di far soffrire i RossoBlù, arrivando a battere persino quattro corner consecutivi che non riescono, però, a dare i risultati sperati, nonostante attaccasse anche il portiere Benassi.
Dopo 5 minuti di recupero l’ottimo Vivenzi fischia la fine di un incontro dal primo tempo incerto e dal secondo vivace e combattuto, che emette la matematica sentenza:
Crotone ai Play-Off, Perugia comunque vicino alla salvezza.


SALA STAMPA:
Il rammarico è quello di non poter ascoltare la voce a caldo dei calciatori umbri, dopo una grandissima prestazione che non è bastata per andare a punti.
Mentre fra i RossoBlù, il primo ad arrivare è il match-winner Basso:
“Quella porta era così piccola, le mie gambe erano devastate dalla stanchezza.
In una frazione di secondo ho deciso di battere angolato e alto, convinto che Benassi si sarebbe disteso, ma non avrebbe potuto prenderla.
Che felicità, che gioia, finalmente una gara in cui la fortuna ci ha sorriso.
Dopo un campionato di questo livello, dopo tutti i sacrifici e gli sforzi fatti sarebbe stato profondamente ingiusto pareggiare oggi e rischiare i Play-Off.
Credeteci, mentre la gente sugli spalti mugugnava dopo il pareggio di Cutolo, ci siamo guardati tutti negli occhi ed abbiamo alzato il capo al cielo, invocando una giustizia divina che tardava a farsi sentire.
Poi Galeoto, non so con quali mistiche energie, ha fatto un recupero prodigioso soffiando un pallone al difensore ed il mio calcio di rigore ha fatto il resto.
Ora il sogno continua, ora nessuno potrà privarci di questa meritata gioia”.
Una partita difficile, un Perugia che ha lottato fino all’ultimo secondo nel tentativo di farvi un pericoloso sgambetto…
“Ma è giusto che sia così, i Grifoni hanno giocato per la loro classifica che ora è rimessa in discussione.
A qualche tifoso che ancora non ha capito come siamo fatti e addirittura fischia sugli spalti, voglio ricordare che non ci sono stati novanta minuti dove ci è stato regalato qualcosa.
E vi rivelerò un segreto.
Io stavo per uscire dal campo perché ero davvero stanco, ma le lamentele udite mi hanno motivato a rimanervi, annullando la fatica e dimostrando che teniamo a questa maglia ed a questa città.
E nel momento del rigore, non ho avuto dubbi, anche se quella porta era così piccola, anche se le mie gambe erano devastate dalla stanchezza”.

Il Presidente Salvatore Gualtieri allontana definitivamente gli assurdi sospetti riguardo ad uno strano calo di impegno dei calciatori nelle ultime gare, avanzati da più parti in città:
“Il Crotone ha dimostrato di giocare tutte le partite fino al novantesimo e se avessimo voluto fare tattica avremmo di sicuro cercato il pareggio nelle precedenti occasioni, invece di perdere malamente negli ultimi istanti come accaduto contro il Gallipoli.
Le chiacchiere da bar che sempre più spesso si fanno senza logica, nemmeno le commento.
Noi conosciamo i sacrifici fatti dal primo all’ultimo uomo di questa Società, dai calciatori agli allenatori, dall’addetto stampa ai magazzinieri.
Gente che sta dando il tutto per tutto e che non meritava di rischiare i Play-Off come poteva succedere.
Anche oggi abbiamo dovuto affrontare una squadra che non solo ha regalato niente, ma ha persino giocato la partita della vita, attaccando negli istanti finali addirittura con il portiere, tanta era la voglia di pareggiare e passare una settimana più tranquilla.
Se fosse finita 1-1, qualcuno avrebbe alimentato la cultura del sospetto, mentre come poi si è visto i nostri valorosi ragazzi in assoluta buonafede, hanno dato il tutto per tutto.
Come hanno dimostrato Galeoto, Farelli, Figliomeni che si sono autenticamente immolati per vincere”.
Con quale spirito arrivate ai Play-Off rispetto all’anno scorso?
“Nella stagione passata eravamo un pò più scarichi, ma quest’anno ci sentiamo mentalmente più forti perché defraudati di una promozione che poteva essere nostra, perché potevamo addirittura vincerlo questo difficilissimo campionato che ci è infine sfuggito di mano proprio nelle ultime battute.
Io sono ottimista ed ora non ci rimane che andare a Foggia, nel tentativo di vincere e conquistare la seconda posizione, sapendo che il Benevento non avrà vita facile in quel di Potenza”.
Un Moriero felice, ma pacato esprime tutta la sua soddisfazione:
“Come ha detto il Presidente, nelle ultime partite, proprio sul più bello, siamo stati un pò penalizzati dalla sfortuna.
Però nonostante tutto, eccoci ancora qui, le altre squadre dovranno fare ancora i conti con i miei ragazzi.
Siamo stati in ritiro questa settimana, lo abbiamo deciso assieme.
Che prova di maturità, che uomini meravigliosi ho allenato fin qui, siamo matematicamente almeno terzi, alla penultima giornata, dopo aver sognato persino di vincere.
Sotto di noi ci sono diverse corazzate; il Perugia di oggi mi fa paura per come è organizzato e per i titolari schierati in campo, eppure noi siamo in alto e loro devono giocarsi la salvezza nell’ultima gara.
Sono orgoglioso di loro, non devono mollare, ora arriva il bello, io gli ho sempre detto che i nomi non contano in questa categoria ed ora più che mai dobbiamo continuare a crederci.
La voglia di andare in Serie B è incredibile, anche se i Play-Off sono una lotteria.
Importantissimo, sarà però arrivare carichi, affrontandoli con l’ennesima mentalità vincente
.
Perché un primo tempo così timoroso dei RossoBlù?
“Innanzitutto faceva un gran caldo, ma soprattutto abbiamo rinunciato a contrastare pesantemente gli avversari per paura delle squalifiche, visto che quasi tutti i nostri calciatori sono diffidati e difatti Galeoto e Pacciardi salteranno l’ennesima finalissima di Foggia.
Poi nel secondo tempo, abbiamo lottato contro la fatica, il caldo, la paura, perché teniamo troppo a questa città ed a questi colori.
Noi non ci fermeremo, per amore della maglia, della società, per amor proprio e del lavoro che abbiamo affrontato lungo tutta la stagione
.
C’è la sensazione che il Crotone soffri troppo le assenze di giocatori determinanti come quella di Galardo nella gara odierna?
“Beh è normale che in un collettivo giovane come il nostro, l’esperienza di calciatori importanti può farsi sentire, ma i sostituti mi stanno sbalordendo: vedere il giovanissimo Orosz affrontare la gara in dirittura di arrivo col piglio del veterano è davvero un piacere”.
Come sta la sua squadra fisicamente alla vigilia di questo fondamentale mini-torneo?
“Noi abbiamo il carattere, la voglia di emergere e l’emozione, il cuore.
Eppoi abbiamo un grande preparatore atletico che ha tentato di fare una preparazione che ci potesse permettere di arrivare in fondo alle gare con le dovuto energie.
Basti vedere cosa ha combinato oggi “nonno-Galeoto”, correndo fino all’ultimo secondo come un bambino”.
Se potesse scegliere il primo avversario dei prossimi Play-Off?
“Visti i risultati in campionato direi subito il Benevento, anche se non potremo affrontarlo per ovvi motivi di classifica, dato che peraltro può ancora andare direttamente in Serie B.
In realtà c’è un così grande equilibrio fra le diverse squadre che è davvero difficile fare calcoli di questo tipo”.

La parola ora più che mai andrà al campo di gioco.

In un campionato che incredibilmente fornirà tutti i suoi verdetti solo all’ultima giornata.
Mai come in questa stagione, infatti, qualcuno potrà dire con assoluta certezza chi accederà direttamente alla Serie B e chi retrocederà, ancor prima dei prossimi esaltanti, emozionanti novanta minuti.

Andrea De Marco


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